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Editoriale - Cambiamo terapia: l'austerità non funziona (e uccide l'Europa)
Se la cura è sbagliata, al si cambia o si continua fino al decesso del paziente? È decisamente la questione che rispecchia la situazione del nostro Paese, dove la cura iniziata da Monti a base di austerity e riforme ha portato ai risultati ben evidenziati dall'Istat nella nella relazione annuale 2018. Dal 2008, anno della crisi dei sub-prime, il rapporto Debito/PIL italiano è passato dal 102% circa al 131% circa attuale. L'indice di disuguaglianza del reddito è passato da 5,3 a 6,4, mentre l?indice di povertà assoluta da 3,6 a 8,3. Gli occupati sono pari al 57%, il 75% in Germania. L'indice di criminalità predatoria da 18,9 a 24,1 e persino l'indice di abusivismo edilizio è passato da 9,4 a 19,4. Numeri che indicano inequivocabilmente che anni di lacrime e sangue non sono serviti a nulla. Anzi, la sostenibilità del nostro debito è diminuita. I sacrifici imposti al Paese con i tagli delle pensioni e della spesa sociale e con la precarizzazione del lavoro (jobs act) hanno impoverito e distrutto gran parte del tessuto sociale. Dire quindi che le politiche economiche indicate dall'Europa perseguite finora hanno fallito è solo prendere atto della situazione. Occorre che il governo agisca sull'aumento del Pil, e per far questo occorre fare più spesa pubblica per stimolare l'economia, non tagli! Ma come ragionino dalle parti di Bruxelles è ben indicato dal trattamento riservato alla Francia. Per il 2019, Parigi prevede un rapporto deficit/pil al 2,8%. Scenderà poi, ma molto gradualmente: 2,6% nel 2020; 2,4% nel 2021; 2,3% nel 2022. Roba da Marchese del Grillo. L'Italia, con un doppio avanzo primario sia di spesa corrente sia di export (che la Francia non ha) viene invece ammonita e - forse - sanzionata per un 2,4% a scendere. I governi precedenti hanno avuto deficit ben maggiori, ma nessuno nella UE ha mai avuto nulla da ridire. Antipatia personale? Forse. Però l'uomo col ditino alzato, Dombrovskis, alle elezioni a casa sua è stato mandato a casa. E pure il socialista Moscovici, così attento all'Italia, non è messo affatto bene. Sarà un caso? O forse anche in altri Paesi si stanno rendendo conto che continuando così si uccide l'Europa? Domenica si vota in Baviera, dove la sorpresona è dietro l'angolo. Vedremo cosa uscirà dalle urne.
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