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Editoriale
Se un debito pubblico è migliore degli altri
Strano come certi economisti francesi cambino improvvisamente idea adesso, rinnegando idee che hanno portato avanti per decenni. Dopo Moscovici che si è coperto di ridicolo per come ha consentito a Macron di superare in scioltezza il sacro parametro del 3% di debito/Pil, adesso è la volta di Olivier Blanchard. E lo sfondone è anche peggio. Il signore ha scritto un libro di testo adottato in tutte le università del mondo, ha fatto il capo economista al FMI (era il superiore di Cottarelli), e ha passato tutta la vita a criminalizzare il debito pubblico. E' stato a capo della Troika che ha sadicamente raso al suolo la Grecia. E adesso che il debito pubblico francese schizza alle stelle, sotto la guida del rappresentante delle élite finanziarie, dichiara bellamente che "un alto debito pubblico non è catastrofico". Che "più debito deve esser giustificato da un migliore output gap e investimenti pubblici". Che "meglio avere una regola fiscale contingente (che potrebbe essere non usata), piuttosto che una costante austerità fiscale". Qui il video per chi non crede sia possibile. Ma come? Ci hanno criminalizzato per anni a causa del debito pubblico alto, ci hanno fatto lezioncine di ogni tipo, hanno usato l'indice inesistente dello spread per fare un colpo di stato e impoverirci sempre di più, hanno fatto shopping dei nostri gioielli di famiglia industriali grazie alla connivenza della politica, e adesso ci dicono che siamo su Scherzi a parte! In fondo ha ragione Juncker: la Francia è la Francia. "Merde. Alors!".
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