Eurozona: la crescita economica rallenta
Secondo Istat, ifo e Kof, l'attuale scenario di previsione è caratterizzato da possibili revisioni al ribasso a causa delle incertezze legate a fattori globali sia economici sia politici
Nel terzo trimestre l'andamento economico delle principali economie avanzate ed emergenti ha segnato una decelerazione. E' quanto emerge nell'Eurozone Economic Outlook stilato da istituti di ricerca Istat (Italia), ifo (Germania) e Kof (Svizzera).
La crescita del Pil statunitense è risultata solo marginalmente inferiore a quella del trimestre precedente, mantenendosi al di sopra del suo potenziale. Il rallentamento delle economie dei paesi emergenti è stato accompagnato da un generalizzato inasprimento delle condizioni finanziarie prefigurando ulteriori difficoltà a breve. Nei primi tre trimestri del 2018, secondo i dati del Central Planning Bureau, anche il commercio internazionale di merci in volume è aumentato con intensità più contenute rispetto all'anno precedente. Le previsione dell'OCSE confermano lo scenario di moderazione per la crescita economica del prossimo anno.

Crescita del Pil moderata
Nel terzo trimestre il Pil dell'area dell'euro è aumentato in misura inferiore rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +0,2% e +0,4%).
Il rallentamento è dovuto alle flessioni registrate in Germania (-0,2%) e Italia (-0,1%). Per la Germania la contrazione è principalmente riconducibile in parte al calo temporaneo della produzione nell'industria automobilistica tedesca, che ha avuto un effetto sul contributo negativo della domanda estera sulla crescita dell'area euro. Per l'Italia, la domanda interna ha registrato flessioni in tutte le sue componenti. La Spagna ha mostrato una stabilizzazione dei ritmi di crescita (+0,6%) e la Francia un'accelerazione (+0,4% rispetto a +0,2 in T2).
La decelerazione era stata anticipata dall'andamento dell'Economic Sentiment Indicator (ESI), in rallentamento a partire dalla fine del 2017 (anche se sostanzialmente stabile a novembre). A novembre la fiducia dei consumatori è diminuita in modo significativo, mentre si è stabilizzata in tutti i settori produttivi con un leggero miglioramento nella manifattura legato ad aspettative di produzione più ottimistiche. Al contrario, le attese sugli ordini esteri si sono indebolite.

A ottobre è proseguita la debole crescita della produzione industriale (+0,2%, +0,1% in T3) supportata dalla produzione di beni capitali (+1,0%).
Nel quarto trimestre si prevede una stabilizzazione della produzione industriale cui seguirà una ripresa nel primo semestre dell'anno (+0,2% sia per il primo che per il secondo trimestre 2019).
Nell'orizzonte di previsione, l'economia dell'area euro dovrebbe registrare un leggero aumento, con una crescita costante del Pil nei tre trimestri di previsioni (+0,3%).
Nel terzo trimestre è proseguita la fase di miglioramento del mercato del lavoro con un aumento dell'occupazione (+0,2% rispetto al trimestre precedente), e un livello del tasso di disoccupazione ai minimi degli ultimi anni (8,1% a ottobre, stabile rispetto al mese precedente). Le condizioni favorevoli del mercato del lavoro e l'aumento dei salari sono attese condizionare positivamente i consumi nel prossimo trimestre. Le spese per consumi privati sono previste in aumento nel quarto trimestre (+0,3%) per poi accelerare nei due trimestri successivi (+0,4%).
BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo