Blockchain o macchina della verità ?
Un libro per far luce sugli effetti dirompenti che questa tecnologia promette di avere per l'informazione, la finanza, la tecnologia, il settore legale, la distribuzione e la logistica
Messo alle spalle il 2018, annus horribilis se si pensa alle fatiche sostenute, e mai concluse, per adeguarsi alla nuova disciplina del GDPR, apriamo il 2019 all'insegna del blockchain. Ne abbiamo indirettamente letto in queste settimane. Vuoi per la grave crisi in cui sono sprofondati i bitcoin, e con essi la sfiducia su questo sistema di pagamento, sia per la riconsiderazione complessiva su quale debba essere un sano rapporto con le opportunità che le tecnologie offrono.

Il saggio di Michael Casey e Paul Vigna, "La macchina della verità . La blockchain e il futuro di ogni cosa", edito da FrancoAngeli, offre una visione d'insieme del problema. L'assunto, per un non tecnico come chi scrive, potrebbe essere così riassunto: le tecnologie del futuro, in primis proprio la blockchain, prima di essere solo padroneggiate devono farci ripensare il tutto che ci circonda e pervade. Farci capire cosa e come dobbiamo pensare la semplice informazione, la gestione dei dati, nostri e quelli degli altri; ma anche come fare business, come pensare la migliore organizzazione per svilupparlo.
Si capisce subito che non sono temi di poco conto. Come dicono gli Autori nella prefazione "Nell'economia di oggi, controllare l'informazione significa controllare il mondo". Lo vediamo nel crescente potere dei "Moloch della tecnologia" quali Google o Facebook, che accumulano senza sosta dati su chi siamo e su come interagiamo.
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