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16/01/2019

idee

Franklin Templeton: la trasformazione digitale a livello globale non si può fermare

Curtis (Franklin Equity Group): la DT e le sue diverse declinazioni favoriranno una costanza nei trend di crescita di lungo termine per molti anni a venire

Praticamente tutti i settori stanno rivisitando i loro modelli di business attorno alle iniziative della tecnologia informatica (IT) per rimanere competitive. Riteniamo che le aziende focalizzate sul digitale contengano più valore dei loro peer tradizionali perché costruiscono rapporti ricorrenti con i clienti orientati ai servizi e alimentati da set di dati nuovi, organizzati e curati. Le aziende non digitali si stanno svegliando e molte sono ora nelle prime fasi di reinventarsi attraverso l'utilizzo di strumenti digitali quali: l'intelligenza artificiale (IA) e il machine learning (ML), il cloud computing, il data analytics, il software-as-a-service (SaaS), l'eCommerce e il fintech (prodotti e servizi finanziari guidati dalla tecnologia, inclusi i pagamenti digitali), infrastrutture internet di nuova generazione, nuovi media, robotica e l'Internet delle Cose (Internet of Things, IoT). Nel prossimo futuro, le applicazioni software e i dispositivi intelligenti in tutti i settori mostreranno probabilmente una qualche forma di IA incorporata in essi.


Riteniamo che la trasformazione digitale (digital transformation, DT) e le sue diverse declinazioni favoriranno una costanza nei trend di crescita di lungo termine per molti anni a venire. Morale: la DT non è qualcosa che molte società si possono permettere di ritardare. Alcuni esempi di settori che attualmente spingono iniziative DT degne di nota includono:
- Il settore storico dei taxi, che sta cercando di competere contro popolari servizi di trasporto grazie alle proprie app e servizi di trasporto accentrati sul software. - Il settore al dettaglio con punti vendita fisici, che ha abbracciato tecniche di eCommerce per servire meglio e comprendere le necessità dei propri clienti e ottimizzare le proprie scorte e la propria distribuzione. - Il settore della musica, che sta implementando sempre più diffusamente servizi di abbonamento musicale dopo anni di resistenza.
Principali rischi nel contesto di opportunità

Siamo cauti circa l'investire in quelli che vediamo come settori tecnologici ciclici o strutturalmente compromessi, alcuni dei quali sono al momento negativamente impattati dalla DT. Questi includono servizi IT storici, software, hardware di marca, e parecchie categorie nell'ambito dell'elettronica al consumo. Escluso il ciclo di upgrade wireless 5G per le reti mobili, manteniamo una view negativa sulle società di apparecchiature per le telecomunicazioni a causa di condizioni avverse del mercato finale, un forte aumento nella concorrenza, e quella che vediamo come una scarsa struttura di mercato.

Nel complesso, rimaniamo positivi sul settore IT. In primo luogo, la spesa IT delle imprese è già piuttosto robusta. Secondo noi questo proseguirà almeno fino a metà 2019, che sarà il primo intero anno di pianificazione della spesa che comprende un'economia in crescita e i recenti sgravi fiscali USA. In secondo luogo, la spesa IT dei consumatori appare stabile in un contesto di espansione in servizi, nuovi media e giochi controbilanciata dalla tiepida crescita nell'hardware come smartphone e personal computer al consumo. In terzo luogo, molte delle più grandi società tecnologiche ricche di liquidità al mondo con sede negli Stati Uniti sono ancora nelle prime fasi di incremento dei loro programmi di ritorno del capitale in conseguenza della riforma dell'imposta sui redditi d'impresa. Stiamo anche attentamente monitorando i seguenti temi in cerca di potenziali segnali di problemi:
- Le proporzioni e il ritmo delle variazioni dei tassi di interesse. Se la Federal Reserve USA si muoverà troppo aggressivamente, l'economia potrebbe rallentare o persino entrare in recessione. Mentre questo sarebbe negativo per quasi tutti i settori, inclusi IT e servizi di comunicazione, vediamo meno rischio fondamentale tra le aziende tecnologiche legate alla crescita di lungo termine e alla DT che abbiamo identificato.

- L'impatto della guerra commerciale USA-Cina. Se la situazione si intensifica, ravvisiamo il rischio maggiore per le società produttrici di hardware IT di impresa, che costruiscono i loro prodotti in Cina per l'importazione in America. Riteniamo vi saranno sforzi per trasferire gli impatti dei dazi agli utenti finali e/o spostare la capacità di produzione di hardware IT fuori dalla Cina. - Ostacoli per l'economia della Cina, in quanto sembra sia moderatamente in rallentamento. Questo sarà un elemento negativo per le società tecnologiche cinesi domestiche e potrebbe essere un problema per i fornitori di tecnologia globali con esposizione significativa ai consumi domestici in Cina. - Ciclicità nelle spese in conto capitale incentrate sul cloud. Rimaniamo alquanto positivi sull'opportunità del cloud computing; tuttavia, l'investimento capitale in questa categoria può essere altamente ciclico. Vi è una crescente incertezza per selezionate società di hardware IT, semiconduttori e contract manufacturing a seguito dell'indebolimento degli investimenti di spesa capitale nella seconda metà del 2018.


- Evoluzione del panorama normativo per grandi società di internet che possiedono vasti set di dati dei consumatori. Fondamentale per la DT è la capacità di raccogliere e utilizzare i dati per meglio comprendere e servire i clienti. Tuttavia, può essere più difficile ottenere una legislazione sull'uso bipartisan dei dati con un Congresso USA diviso, particolarmente dato che si riferisce alla privacy dell'utente e alla condivisione dati con società ed enti governativi. Vediamo anche molto poco rischio nella chiusura di importanti aziende tecnologiche da parte dei regolatori.
Jonathan T. Curtis, Portfolio Manager e Research Analyst Franklin Equity Group


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