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Editoriale
Austerity ricetta sbagliata (lo indicano i dati Eurostat)
I dati ce li comunica l'Eurostat e dovrebbero far pensare. In Italia dal 2014 al 2017 il rapporto deficit/Pil è passato dal -3,0% al -2,3%,la spesa governativa dal 50,9% al 48,9%. Con una crescita di un centinaio di miliardi di euro del Pil, ma con un debito pubblico che, anziché diminuire (lo stato produce di più, incassa di più con il fisco) invece cresce, passando da 2.137.320 milioni di euro a 2.263.056 milioni. Curiosamente non cambia la sua proporzione sul Pil: 131.8%, ma ha toccato anche il 132%. Siamo secondi solo alla Grecia. In pratica, più cresce l'austerity e maggiore è il debito pubblico. Ovvio che qualcosa non va nella cura. In Francia invece sono messi peggio di noi, sono quasi alla truffa, ma non si può dire. Dal 2014 al 2017 il rapporto deficit/PIL è passato dal -3,9% al -2,6% (solo l'anno scorso non hanno sforato i parametri di Maastricht). La spesa governativa scende dal 57.2% del Pil al 56.5%. Il debito pubblico era di 2.149.765 milioni di euro del 2014 ha toccato i 2.287.402 milioni nel 2017. In proporzione al Pil si passa dal 94.9% al 97.0%. Un peggioramento notevole. Da notare che Eurostat esprime una riserva sui dati segnalati dalla Francia, che avrebbe omesso una voce di spesa della Pubblica Amministrazione per diminuire il debito, soggetto quindi a revisione. Bruxelles ha scoperto il tarocco dell'Agence Française de Développement. Forse anche i francesi si sono accorti che l'austerity va bene solo in funzione della Germania? E sarà per questo che Macron è letteralmente assediato da scioperi selvaggi che avranno come momento clou il 5 maggio (tanto lui sarà in Nuova Caledonia)?
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