Mondo digital: per i consumatori la barriera è nella fiducia e della gestione dei propri dati
Corti (Kantar): anche se sono favorevoli a IoT e customer care esclusivamente online, il 48% degli italiani si oppone a dispositivi connessi che controllano le loro attività , anche se ciò rende più facile la loro vita
Il mondo connesso e lo sviluppo dell'Internet of Things (IoT) pongono il tema della "fiducia" nella relazione con i brand e con le istituzioni.
L'Italia stessa è un Paese sempre più connesso: passiamo quasi 5 ore al giorno sui device, ne possediamo in media 3 a testa e soprattutto li usiamo in contemporanea in almeno un quarto dei casi, secondo i risultati di "Connected Life", lo studio globale di Kantar TNS.

"La connessione è dunque parte integrante della nostra vita: il 14% della popolazione connessa possiede ed utilizza i nuovi device wearable ed una percentuale molto simile usa il proprio Smartphone per monitorare il proprio stato di salute", ha commentato Andrea Corti, Client Partner Tech, Comms, Utilities, di Kantar.
"Sul tema IoT, almeno a livello di dichiarato, emergono livelli di interesse molto elevati per la connessione in rete degli elettrodomestici ed anche per la possibilità di comandare vocalmente il televisore o le luci di casa.
Il controllo vocale sembra sviluppare una forte soddisfazione per chi lo utilizza concretamente, tanto che si arriva a "voler bene" al proprio voice assistant e a desiderare che diventi una persona reale".
Il futuro della domotica, dunque è già oggi e l'innovazione del "voice command" sembra coinvolgere sempre più utenti, sostenuta da una sorta di legame emotivo umanizzante.
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