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07/05/2025

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Boom dell'AI nel recruitment: 1 azienda su 3 la usa per assumere

L'indagine Indeed rivela come l'intelligenza artificiale stia trasformando i processi di selezione del personale a livello globale

L'intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il mondo del recruitment, offrendo nuove soluzioni alle crescenti difficoltà di assunzione. Un'indagine condotta da Indeed in collaborazione con YouGov ha coinvolto oltre 5.600 datori di lavoro in 11 Paesi, evidenziando un trend significativo nell'adozione di strumenti AI per la selezione del personale.
Il mercato del lavoro attuale presenta sfide sempre più complesse per i recruiter. Il 58% degli intervistati a livello globale, e addirittura il 63% in Italia, ha riscontrato un aumento delle difficoltà di assunzione negli ultimi tre anni. La principale problematica è la mancanza di candidati con le competenze richieste, un ostacolo segnalato dal 76% dei partecipanti.

Per far fronte a queste sfide, il 44% dei recruiter sta ampliando il proprio arsenale di strumenti di selezione. In particolare, il 38% degli intervistati ha già integrato soluzioni di AI nei propri processi di recruitment. L'India si posiziona al vertice di questa tendenza, con il 68% dei responsabili delle risorse umane che utilizza l'AI, seguita da Australia (52%) e Stati Uniti (45%). L'Italia si attesta al 29%, con quasi un recruiter su tre che ha già adottato queste tecnologie.
I settori più all'avanguardia nell'impiego dell'AI per il recruitment sono prevedibilmente l'IT e le telecomunicazioni (58%), i servizi finanziari (49%) e la contabilità (48%). Sorprendentemente, anche il settore delle costruzioni (46%) e del marketing e PR (42%) mostrano percentuali di adozione superiori al 40%.

L'AI viene percepita come un valido supporto in diverse fasi del processo di selezione: dall'identificazione dei candidati (50%) alla loro valutazione (49%), dalla personalizzazione del processo alla stesura delle job description (45%). Un aspetto particolarmente apprezzato è la capacità dell'AI di individuare e mitigare i bias, contribuendo a processi di selezione più equi.
Gianluca Bonacchi, Talent Strategist Advisor di Indeed, sottolinea: "L'AI può essere un valido strumento per il recruitment. L'obiettivo dell'utilizzo di questi strumenti, tuttavia, non deve essere quello di sostituire l'elemento umano, ma di potenziarlo; con benefici sia per i candidati, sia per i team di recruiting".

Bonacchi evidenzia l'importanza di un approccio ibrido che combini AI e competenze umane per ottenere i migliori risultati. Tuttavia, mette in guardia sui potenziali rischi dell'AI, sottolineando la necessità di un utilizzo responsabile. A tal fine, Indeed ha istituito un comitato etico multidisciplinare per garantire l'impiego etico dell'AI nei processi di selezione.

L'indagine rivela anche una notevole disponibilità dei recruiter a investire tempo nell'implementazione di questi strumenti: il 98% si dichiara disposto a farlo, con il 51% pronto a dedicare un considerevole ammontare di tempo per ottenere risultati migliori nei processi di selezione.

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