Floriano Masoero (Siemens): siamo entrati nell'epoca dell'Industrial AI | BusinessCommunity.it
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07/05/2025

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Floriano Masoero (Siemens): siamo entrati nell'epoca dell'Industrial AI

Il manifatturiero italiano può cogliere grandi opportunità in questa fase storica di incertezza

Il manifatturiero italiano è sempre stato un po' il fiore all'occhiello del nostro Paese e mai come in questo ultimo periodo, può cogliere delle opportunità di mercato che si stanno aprendo dalla congiuntura della situazione di incertezza a livello geopolitico, dall'entrata in vigore di regolamentazioni e dalla nuova era della crescita sostenibile, della transizione ecologica e digitale che può essere supportata dall'intelligenza artificiale. Per comprendere questo scenario abbiamo incontrato Floriano Masoero, Presidente e CEO di Siemens S.p.A. ed Head of Digital Industries.

Stiamo vivendo una fase particolare per l'industria, con l'arrivo dell'intelligenza artificiale. Che sensazioni sta provando e cosa sta vedendo?


È un periodo di enorme trasformazione, spinta da sfide esterne, come la geopolitica o il clima, e tecnologie potenti come l'AI. Le aziende devono accelerare e adattarsi. Vedo grandi opportunità: l'Italia ha una storia di adattamento e leadership; dobbiamo usarla per uscirne più forti.

È un cambiamento che segue l'Industria 4.0, magari senza essere ancora pienamente nella 5.0, ma il mondo non si ferma.

Industria 4.0 ha portato benefici, la 5.0 come normativa non ha avuto gli stessi risultati ma è chiaramente un cambiamento in atto, dovuto alla doppia transizione digitale e sostenibile che le aziende devono affrontare. La nostra vocazione in Siemens è fornire la tecnologia "ready to use" per accelerare questo cambiamento e aumentare la competitività italiana.

Siemens è leader nei sensori, nei dati OT, integrandoli con l'IT. Oggi dai dati dobbiamo estrarre più valore. Come l'AI si inserisce oggi nelle industrie?


Siamo leader storici nel mondo OT, pensiamo alla sensoristica che permette di raccogliere i dati, e abbiamo integrato fortemente l'IT. Questa base dati enorme è cruciale per l'AI. Riteniamo che Europa, in particolare Italia e Germania con il loro know-how produttivo, possano guidare l'applicazione dell'AI nell'industria: l'Industrial AI. Questo cambiamento si basa su quattro pilastri che stiamo già implementando. Il primo è l'Industrial Copilot, sviluppato insieme a Microsoft. Aiuta gli ingegneri nello sviluppo software, automatizzando la codifica. Per le operazioni, migliora interazione, manutenzione predittiva, controllo qualità, integrandosi nel ciclo vita della macchina.

E il secondo pilastro?

È combinare mondo reale e digitale col Digital Twin, che è una nostra esperienza ormai trentennale nel creare le repliche fedeli in digitale. Oggi è potenziato dall'AI e dal metaverso industriale, in questo caso con la partnership di Nvidia Omniverse. Permette simulazioni fotorealistiche sia portando il reale nel digitale, come per esempio allenare robot, sia partendo dal digitale per il reale, e qui l'esempio è la possibilità di progettare intere fabbriche. Risultati: tempi ridotti e maggiore produttività.
Il metaverso industriale è una simulazione assolutamente realistica che rende subito comprensibile il vantaggio.

È qualcosa di rivoluzionario. E non è solo per le grandi aziende, ma anche per le PMI, che possono ottimizzare le risorse e accelerare la crescita. Anzi, forse per le piccole aziende può rappresentare un grande cambiamento nella produzione.

Il terzo pilastro?


La smaterializzazione dell'automazione: il Software-Defined Automation. Portare il controllo (il PLC) sull'Edge o sul Cloud. Offre flessibilità enorme, scalabilità immediata e la robustezza dell'infrastruttura IT. La stessa applicazione gira ovunque, permettendo di scegliere dove farla funzionare. Si elimina il vincolo fisico, si porta il controllo altrove, si facilita l'uso dei dati per il Digital Twin e si sfrutta la robustezza del Cloud.

E arriviamo al quarto pilastro.

Sfrutta i dati raccolti. Le fabbriche moderne producono enormi quantità di dati che vanno gestiti in modo intelligente. Applicando l'AI su questi dati si ottiene il massimo potenziale: manutenzione predittiva, ottimizzazione dei processi. L'Industrial AI accelera l'intero ciclo vita. È un cambiamento gigantesco, come l'introduzione dei robot.

Con tutti questi strumenti, la velocità richiesta e la personalizzazione, dove stiamo andando?


Ho visto imprenditori italiani molto illuminati. Hanno capito le sfide globali e la necessità di innovare e differenziarsi creando fabbriche e servizi intelligenti. Sono smart ma hanno bisogno di aiuto. Dobbiamo fare sistema: aziende come noi, attraverso 'fabbriche di digitalizzazione', centri di competenza e il governo, attraverso supporti e leggi, devono lavorare insieme per aiutarli.


Le competenze sono un tema cruciale in Italia. Come Siemens cosa vedete?

Le competenze sono fondamentali. Dobbiamo trattenere i talenti universitari in Italia, supportare l'upskilling e reskilling nelle aziende e, con l'aiuto dei media, comunicare le nuove tecnologie come potenziale e non come minaccia. Gli italiani hanno un DNA innovativo, dobbiamo usarlo.

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