Il lavoro è al centro della nostra vita? - Libro "Un bel lavoro"
Fuggetta enuclea le dieci caratteristiche chiave che fanno di un lavoro "un bel lavoro", declinandole tra obiettivi individuali e modalità relazionali, tra riflessioni personali e pillole manageriali in materia di scelte organizzative
Paradossalmente abbiamo un elevato numero di connazionali che non lavorano, ed un elevato numero di posti di lavoro che le imprese non sanno come coprire.
Come è possibile tutto questo? Ma, soprattutto, che lavoro vanno cercando gli italiani post pandemia.
A questi temi dedica il suo ultimo scritto Alfonso Fuggetta, dal titolo "Un bel lavoro.

Ridare significato e valore a ciò che facciamo", edito da Egea.
Un obiettivo ambizioso ma di cui non si può più rimandare il perseguimento dal momento che la dinamica del posto di lavoro è cambiata profondamente.
Prima la pandemia, poi la crisi economica, ora il conflitto e gli effetti che tutto questo porta.
Forse, incide anche il crollo della granitica certezza dataci dall'economia delle piattaforme digitali, così diverse e innovative ma tradizionali nella cura da adottare per riprovare la via della redditività .
Detto questo, quale lavoro cercano e vogliono svolgere gli italiani?
Dal suo osservatorio Fuggetta offre al lettore, manager o imprenditore che sia, una chiave di lettura assai interessante.
I nostri connazionali vogliono spendere meno tempo in un luogo di lavoro "tossico" dove, stando a recenti indagini, più che il numero complessivo di ore di lavoro, ciò che ha un'influenza significativa sullo stress e il sovraffaticamento è il modo in cui le persone vivono il loro carico di lavoro (fattore che ha un impatto 2-3 volte superiore rispetto al numero di giorni o di ore di lavoro).