Dinamica analoga per l'ebit margin: dal 2% del 2017-2019 al 2,4% del 2021 dopo aver toccato il massimo nel 2020 (2,7%).
In questo caso la Distribuzione Organizzata è calata dal 3,1% del 2020 al 2,7% del 2021, la Grande Distribuzione dal 2,2% all'1,5% e i Discount dal 5% al 4,9%.
In sviluppo le dotazioni strutturali e la rete dei punti di vendita: nel 2021 gli investimenti materiali segnano un aumento del 18,7% sul 2017 (+4,4% medio annuo) con un'incidenza media sul fatturato nel periodo 2017-2021 pari al 3,4%.
Accelerano i discount con investimenti in crescita del +60,6% e la Distribuzione Organizzata (+31,4%), in retromarcia la Grande Distribuzione (-14,1%).
Brillano per vendite i retailer meridionali (+5,1% medio annuo sul 2017) mentre gli operatori del Nord-Est risultano più dinamici di quelli del Nord-Ovest (+1,9% vs +0,9%), meno sui margini (ebit margin: 1,3% vs 2,2%).
Le curiosità nei conti dei singoli operatori
MD è campione di crescita delle vendite tra il 2017 e il 2021: +9,7% medio annuo, seguita da Lidl Italia (+8%) e Agorà (+7,6%).
Seguono il discount Eurospin (+6,9%), Conad (+6,7%) e Selex (+5,2%).
Nell'ultimo anno sono Agorà ed Eurospin a realizzare le migliori performance (+7,7% in entrambi i casi), davanti a Lidl Italia (+6,7%) e Finiper Canova (Iper-Unes) (+6,6%).
A ridosso delle prime posizioni troviamo MD in progresso del 5,6% e Conad (+5,5%).
In termini di redditività del capitale investito (ROI) primeggia Eurospin con il 18,2%, seguita da MD (15,1%) e Lidl (11,3%).
Eurospin si afferma regina di utili cumulati tra il 2017 e il 2021: 1.286 milioni, superando Esselunga (1.195 milioni).
A poca distanza VéGé a 1.078 milioni e Selex (1.056 milioni).
Carrefour ha cumulato perdite per 766 milioni di euro, Coop per 410 milioni e Penny Market per 43 milioni.
Coop Alleanza 3.0 è la maggiore cooperativa italiana con vendite nel 2021 pari a 4.301 milioni, seguita PAC 2000 A (Gruppo Conad) a 3.921 milioni e Conad Nord Ovest a 2.671 milioni che precede Unicoop Firenze a 2.349 milioni.
Il prestito soci del sistema Coop segna un'ulteriore decrescita dai 9,1 miliardi del 2017 agli 8 miliardi del 2021.
Negli ultimi 5 anni le Coop hanno realizzato proventi finanziari netti per 826 milioni e subìto svalutazioni finanziarie per 850 milioni.
I "campioni nascosti" per crescita e redditività
Le aziende della Distribuzione Organizzata con fatturato superiore a 500 milioni sono venticinque, dal Gruppo Unicomm con 2.413 milioni, alla Migross con 509 milioni.
La Gruppo Arena presenta l'indice di redditività del capitale investito (ROI) migliore nel 2021, pari al 23,4%, seguita da altri tredici gruppi con indici in doppia cifra.
Il maggiore incremento di fatturato nel 2021 è stato realizzato da Abbi Holding (+34,1%), che distanzia i Supermercati Tosano Cerea, in crescita del 14,9%, la Mega Holding (Megamark), del 12,2%, e la Retail Evolution Holding (Iperal) dell'11,2%.
In aggregato i venticinque operatori fatturano 26,7 miliardi, sono cresciuti nel 2021 del 4,1% e segnano un ROI medio del 7,6%.
I maggiori operatori internazionali
Nel 2021 i maggiori retailer internazionali hanno registrato un fatturato che oscilla tra i 501,3 miliardi di euro della statunitense WalMart e i 20,9 miliardi della portoghese Jeronimo Martins.
Tali operatori fatturano il 17% del loro giro d'affari in punti vendita all'estero: la maggiore proiezione internazionale è dell'olandese Ahold Delhaize (78,3%), seguita dalla Jeronimo Martins che vende soprattutto in Polonia (76,2%), dalla giapponese Seven & i (60,4% principalmente nel Nord America) e dalle francesi Carrefour (51,6%), Casino (47,3%) ed Elo-Auchan (46,9%).
Il panel internazionale esprime un ROI medio nel 2021 pari al 10%, in aumento rispetto al 9,4% del 2020.
La classifica per ROI comprensiva dei retailer internazionali e di quelli italiani vede sul podio la statunitense Target (30,1%), seguita dall'italiana Eurospin (18,2%) e dall'altra statunitense WalMart (17,8%).
Superiori alla media del panel internazionale per ROI nel 2021 anche altri due discount italiani, MD (15,1%) e Lidl Italia che, con un Roi dell'11,3%, supera quello della casa madre tedesca Lidl Stiftung (9,2%).
Quanto a vendite per metro quadro sul proprio mercato domestico il primato spetta alla britannica J Sainsbury (15.500 euro) incalzata da Esselunga a 15.300.
Seguono la canadese Empire (12.000), l'altra britannica Wm Morrison (11.900) e le due australiane Woolworths (11.500) e Coles (11.400).
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