Paura creativa
Chi è un CEO se non un Ulisse contemporaneo sempre pronto a salpare verso nuove rotte, celando la paura dietro uno sguardo curioso e fiero? - Recensione del libro "Certo che ho paura. Storie di vita vissuta di dieci CEO"
Di leadership si parla spesso, si tratteggiano i requisiti, il DNA del manager vincente.
Ma oltre l'immagine, importantissima, c'è un cuore, delle emozioni, delle paure.
Sì, paure di non fare le scelte giuste, di non coinvolgere i collaboratori, di non comprendere a pieno il momento.
Alla dimensione più umana dei leader dedica il suo ultimo scritto Marco Rosetti, (torinese, classe 1971, imprenditore, formatore e consulente aziendale, dal 2014 Amministratore Delegato di BTS Design Innovation) dal titolo "Certo che ho paura.

Storie di vita vissuta di dieci CEO", edito da GueriniNext.
10 interviste, 6 a 4 per uomini, con anche nomi di spicco come Caudio De Conto e Luca Negri, nelle quali Rosetti scava a fondo sulla dimensione più umana dei CEO, cercando di mettere in evidenza sia la sfera pubblica, lo stile manageriale, il credo ma anche le sfide e le emozioni più vere e profonde che hanno affrontato.
Un elemento li accomuna.
Con tutti questi, in posizioni differenti, l'autore ha lavorato negli anni.
Ne conosce quindi molto e, soprattutto, cosa abbiano raggiunto in azienda e come questo sia avvenuto.
Dietro una qualifica importante qual è CEO si nasconde un uomo, con le sue paure, le sue emozioni, i suoi legittimi timori, le passioni e le legittime ambizioni.
La sua storia, la famiglia di provenienza e i valori che questa ha saputo trasmettere.