La transizione sostenibile passa dalla sicurezza alimentare
Olivia Watson (Columbia Threadneedle Inv.): la riduzione degli sprechi alimentari può creare mercati per nuove tecnologie, prodotti e modelli di business, aiutare le imprese a coinvolgere i clienti, innescare innovazioni nelle filiere produttive e ridurre i costi
In molte parti del mondo, il 2022 si è caratterizzato per un drastico aumento dei prezzi dei generi alimentari.
Ciò è stato causato dall'effetto combinato del cambiamento climatico, dei problemi lungo le filiere produttive legati alla pandemia da Covid-19, delle interruzioni del commercio e dei rincari dell'energia riconducibili alla guerra in Ucraina.

Anche se i prezzi sono scesi rispetto ai massimi registrati all'inizio di quest'anno, la situazione alimentare globale potrebbe rimanere tesa fino al 2023, o oltre, a causa della diminuzione delle scorte di cereali, delle riserve di materie prime scarse o in via di esaurimento, degli alti prezzi dei fertilizzanti, dell'energia e dell'impatto del conflitto in Ucraina sulla produzione agricola.
Tutto questo rischia quindi di far proseguire la tendenza all'aumento dell'insicurezza alimentare globale registrata a partire dal 2019.
Inoltre, questa situazione accresce il rischio di disordini sociali e politici, in particolare nei paesi che dipendono maggiormente dalle importazioni di generi alimentari e fertilizzanti, accentuando al contempo le disuguaglianze nei paesi sviluppati.
La confluenza di eventi che hanno colpito il sistema alimentare tra il 2020 e il 2022 è stata notevole, ma potrebbe non essere una rarità in futuro.
Gli impatti fisici del cambiamento climatico e la volatilità dei prezzi dell'energia, sommati alla transizione energetica, all'aumento dello stress idrico e alla perdita di biodiversità, non faranno che esacerbare ulteriormente le pressioni sul sistema alimentare nei prossimi anni e decenni.
Come abbiamo potuto vedere durante il 2022, simili pressioni e shock rischiamo di sfociare nel protezionismo e nell'interruzione degli scambi commerciali, compromettendo di conseguenza la sicurezza alimentare.

A nostro avviso, la maggiore consapevolezza di queste pressioni accelererà il passaggio a un sistema alimentare più resiliente e sostenibile.
I recenti sviluppi legislativi hanno cominciato a mettere in evidenza questo aspetto, tracciando dei nessi tra i problemi di sicurezza alimentare e la sostenibilità.
Per esempio, l'Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, approvato ad agosto, prevede finanziamenti per una "agricoltura intelligente dal punto di vista climatico", mentre il recente summit della Casa Bianca sulle biotecnologie ha evidenziato il ruolo di innovazioni come la biologia sintetica nel raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare e ambientali.
La transizione verso un sistema alimentare più sostenibile sarà ampia e sfaccettata.
Per mettere a fuoco le implicazioni di questo cambiamento per gli investimenti, abbiamo sviluppato un quadro di riferimento incentrato su cinque temi trasversali che guideranno e plasmeranno la transizione: aumentare la resilienza allo stress climatico e idrico; trovare nuovi modi per migliorare la produttività; decarbonizzare la produzione alimentare; produrre più proteine in modo più efficiente; migliorare l'accesso, la convenienza e i risultati sanitari.