COP 27: scarsi i risultati ottenuti
Stephanie Maier (GAM Inv.): non c'erano grandi aspettative sulle decisioni. Ora vi sono invece timori sulla mancanza di ambizione del documento finale della conferenza
Le aspettative sulla COP 27 non sono state così elevate rispetto a quelle della COP 26 di Glasgow.
Le ragioni sono molteplici e includono il conflitto tra Ucraina e Russia e la crisi energetica che ne è derivata, nonché il contesto più generale dell'inflazione.
Una delle maggiori preoccupazioni in vista dei negoziati implicava che il clima sarebbe stato messo in secondo piano dai leader globali.
Affrontare il cambiamento climatico dipende in modo significativo dagli impegni e dalle politiche dei governi.

Alla COP 26 era stato indicato che i Paesi avrebbero dovuto ripresentarsi con obiettivi più solidi e ambiziosi.
I Contributi determinati a livello nazionale (Nationally determined contribution, NDC) prima della COP 26 stimavano un riscaldamento di 2,4 gradi Celsius.
Gli obiettivi rafforzati o migliorati prima della COP 27 sono stati pochissimi e gli obiettivi aggiuntivi che sono stati raggiunti sono stati minimi e non hanno cambiato il quadro di valutazione di 2,4 gradi, come indicato dal Climate Action Tracker.
Tuttavia, è positiva la posizione secondo cui l'accelerazione della decarbonizzazione è fondamentale per affrontare gli attuali problemi di sicurezza e di costo dell'energia.
L'Unione Europea ha assunto un forte impegno ad accelerare la transizione verde per ridurre la dipendenza dal gas russo nel suo piano REPowerEU di maggio.