HR: per due direttori del personale su tre le competenze dei manager non sono più adeguate
Secondo un sondaggio Richmond Italia e Nomea, è evidente il bisogno di una formazione orientata sulle nuove esigenze del lavoro. Servono nuove competenze orientate al post pandemia
Tre anni di rivoluzione culturale del lavoro hanno lasciato il segno.
I manager hanno difficoltà di leadership ma non trovano, o non colgono, le occasioni di formazione. Lo rivela un sondaggio realizzato sui direttori del personale da Richmond Italia in collaborazione con Nomea, il marchio di consulenza e formazione nato lo scorso ottobre: fondatori Lorenzo Brufani, Katharina von Bruchhausen e Giorgio Tedeschi (nella foto).

Spesso i manager sono in difficoltà nel gestire questi cambiamenti nelle relazioni di lavoro, sia con i propri dipendenti sia nelle interazioni d'affari.
La difficoltà risiede principalmente nel governare nuovi strumenti di comunicazione che mediano queste relazioni; in compenso si aprono prospettive di efficienza e gratificazione che cambiano non solo la tecnica ma anche le aspirazioni dei professionisti e dei dirigenti d'azienda.
Per intercettare queste nuove esigenze formative è nata Nomea che insieme a Richmond Italia ha voluto fare un sondaggio tra i direttori del personale italiani per approfondire in modo scientifico quali sono le nuove esigenze, quali le soluzioni e le opportunità da cogliere a cui rispondere con progetti formativi personalizzati.
Il sondaggio rivela molti dati interessanti.
il 96,5% del campione afferma che servono maggiori investimenti nelle competenze dei manager.