A primavera lo stop al rialzo dei tassi in eurozona
Tomasz Wieladek (T. Rowe Price): a dicembre i vertici della BCE si renderanno conto che le previsioni di crescita si stanno indebolendo e l'Europa è in recessione
L'Eurozona vivrà una profonda recessione quest'inverno, che continuerà nel 2023.
Al momento, i dati retrospettivi, come la crescita del PIL reale e la produzione industriale, continuano a resistere nonostante il forte shock energetico subito dalla regione all'inizio dell'anno.
Tuttavia, i PMI manifatturieri dell'area indicano che le prospettive economiche si stanno rapidamente deteriorando.
La fiducia dei consumatori, che di solito si muove insieme al PMI, è scesa a livelli senza precedenti.
Ciò implica che l'indebolimento della domanda, dovuto alla riduzione dei redditi disponibili, non si riflette ancora nei dati.

Il rapido calo dei redditi disponibili e il recente forte inasprimento degli standard di credito per famiglie e imprese indicano che la stretta monetaria della BCE si rifletterà nei dati solo all'inizio del prossimo anno.
A questo proposito, è probabile che la BCE continuerà ad aumentare i tassi di interesse durante la recessione, ma credo che lo farà in misura inferiore a quanto previsto dai mercati.
Ritengo probabile che a dicembre i vertici della BCE si renderanno conto che le previsioni di crescita si stanno indebolendo.
Allora è probabile che la BCE annunci una stretta per attuarla all'inizio del 2023.
Visti i dati solidi sul PIL reale, interromperanno gli aumenti solo quando sarà chiaro che la recessione nell'area dell'euro si sta aggravando.
Naturalmente, questo ridurrà la pressione inflazionistica.
Ciò significa che la BCE probabilmente interromperà gli aumenti a febbraio o marzo 2023, con un picco del tasso sui depositi del 2,25%-2,5%, significativamente inferiore ai prezzi di mercato e alle aspettative del consenso.