Cosa cercano i fondi venture capital nel fintech?
Giorgio Pastarini e Giuseppe Donvito (P101): riteniamo che i servizi fintech per le PMI e per le istituzioni finanziarie andranno incontro a un sostanziale sviluppo nel prossimo futuro e che qualche azienda probabilmente raggiungerà lo status di "unicorno"
Negli ultimi anni un grande numero di investimenti del Venture Capital (VC) si è concentrato nell'ambito fintech e, nonostante alcune recenti battute d'arresto e ri-valutazioni del settore, il trend non sembra destinato a fermarsi.
Il 2022, in particolare, sembra essere un periodo peculiare per il fintech: se da un lato c'è chi dice che non sia un buon anno, in realtà, ad oggi, le fintech non hanno registrato numeri che indichino un declino sostanziale e generalizzato.

C'è stato il "down round" d'entità importante della svedese Klarna, ma a parte questo, non si sono verificati molti altri round "down" o "flat".
Vediamo come mai, nonostante la situazione congiunturale globale, i mercati privati stiano performando ancora bene, e cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi per quanto riguarda gli investimenti nel fintech.
Lo scenario fintech dei prossimi mesi
Secondo gli analisti di Morgan Stanley, i mercati privati generalmente risentono dei "down" nel settore pubblico con una media di 18 mesi di ritardo: un eventuale abbassamento delle valutazioni dei primi è quindi ipotizzabile per luglio 2023.
Dobbiamo quindi aspettarci dieci mesi con numeri in decrescita e round più piccoli, mesi in cui i fondi di VC saranno più selettivi e i founder meno disposti a diluire il capitale.
D'altro canto, vi è una buona disponibilità di capitale da allocare soprattutto da parte di quei fondi di venture capital che hanno raccolto negli ultimi 10 mesi e hanno deciso di frenare i loro investimenti per vedere in che direzione sarebbe andato lo scenario macroeconomico.
In questo contesto però, se, com'è plausibile, l'analisi di Morgan Stanley è corretta, riteniamo non si possano attendere altri 18 mesi per riprendere gli investimenti in modo consistente: i veicoli rischierebbero di non rispettare le tempistiche concordate con i loro investitori perché non avrebbero una finestra temporale abbastanza ampia per distribuire il capitale disponibile.
I comparti del fintech dove investire adesso
Per capire dove investire, è necessario intercettare i trend e i comparti del fintech che stanno attualmente ottenendo risultati al di sopra della media, nonostante i vari scenari macroeconomici.

Quello dei servizi bancari per le PMI è l'ambito che ha registrato la maggiore crescita, in termini di investimenti, nel 2022.
Il settore dei pagamenti rimane ancora il più gettonato, seguito da quello del "Buy now, pay later" (BNPL), pur avendo subito un calo rispetto al 2021.
Perché investire, ancora oggi, nel fintech?
Il mercato dei servizi fintech, in particolare quelli per le imprese e per le istituzioni finanziarie, è in espansione e continuerà ad esserlo nei prossimi anni.
Vediamo perché.
Un numero sempre più alto di PMI sta pensando di affidarsi all'embedded finance, per ridurre le frizioni con le banche.
Come riporta una ricerca del 2021 di Accenture, che ha preso in considerazione un panel di più di 2,5 mila PMI provenienti da tutto il mondo (in particolare da Europa e Stati Uniti):
- il 41% delle PMI sarebbe interessato a servizi bancari forniti da provider digitali.