In Europa continua la crescita del settore dei servizi immobiliari
Mario Breglia (Scenari Immobiliari): le competenze sono cresciute, il patrimonio gestito e lavorato è molto più ampio, il numero di servizi erogati è aumentato, la qualità degli stessi è migliorata, la numerosità delle attività su misura si è estesa
Negli ultimi dieci anni nell'economia europea è avvenuta una "rivoluzione copernicana".
Motore del sistema economico (con quasi il 10 per cento del Pil) erano le costruzioni.
Ora invece questo comparto non supera il 6 per cento (4,9 per cento in Italia), mentre le attività sono concentrate nel mondo dei servizi agli immobili. Dalla gestione, alla valutazione, al project management: una intera filiera di attività che era marginale nel secolo scorso e che oggi rappresenta oltre il 13 per cento del Pil e circa mezzo milione di addetti in Italia.

Sono questi alcuni dei dati del "Rapporto sulla filiera dei servizi immobiliari in Europa e in Italia", realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con le principali società di servizi italiane (Abaco Team, Agire Gruppo IPI, BNP Paribas Real Estate Property Management Italy, Colliers Italia, Cushman & Wakefield, Generali Real Estate, Prelios Integra, Revalo, Rina Prime Value Services, Rina Prime Property, SIDIEF).
"Da oltre dieci anni - ha affermato Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari - la filiera dei servizi immobiliari si innova continuamente per adattarsi alle nuove esigenze della società e della domanda.
Quello che non cambia è l'importanza del comparto nella formazione della ricchezza nazionale, con il peso di servizi, costruzioni e sviluppo rimasto sostanzialmente invariato.
La crisi pandemica ha modificato i bisogni, inducendo le società a implementare la tipologia di servizi erogati, con ampliamenti societari e fusioni che hanno caratterizzato questo lustro.

In sintesi, le competenze sono cresciute, il patrimonio gestito e lavorato è molto più ampio, il numero di servizi erogati è aumentato, la qualità degli stessi, anche complice un coinvolgimento complessivo della tecnologia nelle varie fasi, è migliorata, la numerosità delle attività su misura si è estesa, ma i fatturati complessivi sono rimasti stabili, con alcune differenze tra i comparti".
Nel 2021 il fatturato delle attività dei servizi immobiliari nei cinque principali Paesi europei è stimato in circa 345 miliardi di euro, in calo dell'1,2 per cento rispetto al 2020.