I tassi globali verso una convergenza di portata secolare
De Coensel (DPAM): a conti fatti, gli investitori a reddito fisso se la sono cavata bene nel primo semestre del 2020, considerato lo shock sistemico subìto
Mentre le banche centrali dei mercati emergenti (EM) continuano a ridurre i tassi di interesse ufficiali, possiamo affermare che la maggior parte delle banche centrali dei mercati sviluppati (DM) hanno raggiunto i loro limiti minimi reali. Si sono infatti impegnate a spronare i mercati, assicurando i professionisti che i tassi di politica monetaria saranno mantenuti al limite minimo reale per gli anni a venire.
La FED statunitense ha accennato al 2023 mentre gli indicatori basati sulle aspettative implicite del mercato rivelano che gli operatori del settore prevedono che la BCE mantenga i tassi di politica monetaria invariati fino al 2026. Inoltre, la risposta politica globale testimonia una evidente cooperazione tra impegni monetari e fiscali, che si rifletterà in una persistente attività di quantitative easing al fine di consentire ai governi di finanziare gli elevati deficit e di fornire un supporto al credito alle imprese. I risultati di questo potente mix cominciano già ad essere visibili.

I tassi dei titoli di Stato dei paesi sviluppati vanno verso una convergenza secolare. La portata congiunta dei programmi di acquisto di titoli da parte delle banche centrali le rende dominanti nella definizione della duration. Il rimanente flottante sul mercato dei titoli di Stato si sta infatti riducendo. La FED, la BCE e la Bank of England deterranno dal 35% al 50% dei titoli di stato in circolazione sotto il continuo intervento del Quantitative Easing.
Per questo motivo, gli investitori istituzionali stanno rimanendo esclusi Osserviamo che la ricerca di obbligazioni governative di qualità si è diffusa in tutto il mondo. Negli ultimi quattro mesi, la convergenza dei tassi sulla scadenza dei 10 anni è stata piuttosto forte. La maggior parte dei mercati sviluppati ha tassi a 10 anni che oscillano tra -50pb e 100pb. E crediamo che questo intervallo di 150pb si ridurrà ancora. I titoli di Stato a 10 anni della Nuova Zelanda e dell'Australia, rispettivamente a 92 e 85 pb, si rivelano interessanti. Con i titoli del Tesoro USA a 10 anni a 64 pb e del Canada a 50 pb, gli investitori globali continueranno a cercare valore per la protezione del portafoglio. In confronto, i Paesi forti dell'area Euro offrono rendimenti scarsi su orizzonti d'investimento simili (da -15 pb per Francia e Belgio a -50 pb per Germania e Svizzera). Nello scenario globale, fanno eccezione quei Paesi impantanati nell'incertezza politica: l'Italia (1,28%), la Corea del Sud (1,30%), la Polonia (1,35%) o l'Ungheria (2,05%).
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