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26/11/2025

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Open Innovation e trasferimento tecnologico sono le leve strategiche per la competitività

Soliano (InnovUp): la filiera dell'innovazione deve parlare con una voce unica per trasformare la ricerca in valore economico

PwC Italia e InnovUp, l'associazione che rappresenta gli attori della filiera innovativa, hanno pubblicato un report approfondito sull'ecosistema italiano. Il documento, basato su indagini condotte presso 40 stakeholder (inclusi acceleratori, incubatori e operatori finanziari), identifica punti di forza, criticità e le priorità strategiche per il futuro del Paese. La ricerca stabilisce che, sebbene l'Italia possa contare su basi solide, l'accesso ai finanziamenti e la frammentazione strutturale rappresentano i maggiori ostacoli alla crescita.
Il punto di forza principale del sistema italiano è riconosciuto nel talento imprenditoriale e nella creatività, indicato come motore primario dal 75% degli intervistati. Inoltre, il 69% valuta come molto positiva la qualità della ricerca scientifica e accademica prodotta nel Paese. Un ulteriore 50% segnala la presenza di ecosistemi locali dinamici, formati da hub, incubatori e acceleratori, distribuiti sul territorio nazionale.

Le criticità strutturali, tuttavia, mettono in ombra i risultati positivi. La difficoltà nell'accesso al capitale privato è la problematica più sentita, denunciata dal 91% degli intervistati. L'81% sottolinea inoltre gli ostacoli derivanti dalla complessità burocratica e normativa, che rallenta i processi di sviluppo. Altre sfide includono una scarsa cultura dell'innovazione all'interno delle PMI (rilevata dal 72% dei partecipanti) e una insufficiente valorizzazione dei risultati ottenuti dalla ricerca (56%).
Un elemento cruciale per tradurre la conoscenza scientifica in valore economico è il Trasferimento Tecnologico (TT). Questo processo non si limita alla protezione della proprietà intellettuale, ma si sviluppa attraverso la collaborazione diretta tra ricerca e impresa, dando vita a nuove iniziative imprenditoriali. I rispondenti al sondaggio hanno evidenziato diverse modalità di TT attive: partenariati pubblico-privati (44%), attivazione di spin-off (41%), brevetti (38%) e licenze (22%). Nonostante queste forme, il 22% degli intervistati denuncia l'assenza di iniziative attive di trasferimento tecnologico.

Per i Service Provider che supportano la filiera, un network professionale solido è considerato fondamentale dal 94%. Il 75% enfatizza l'importanza di partnership strategiche con università, centri di ricerca e aziende. Tra le competenze che devono essere potenziate per sostenere l'innovazione, spiccano fundraising e finanza per l'innovazione (66%), seguite dalle tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale (AI) e la blockchain (53%).
Il report ha analizzato anche il ruolo dei Parchi Scientifici e Tecnologici (PST), confermando la loro evoluzione in infrastrutture strategiche. Si registra, infatti, un aumento dell'incidenza delle attività di Trasferimento Tecnologico sui loro ricavi complessivi. Nonostante il loro ruolo centrale, i PST denunciano difficoltà specifiche, tra cui il coinvolgimento delle imprese (63%) e il coordinamento con gli enti pubblici (50%). Queste criticità sono aggravate dall'assenza di un riconoscimento giuridico nazionale formale, che ne limita la visibilità e l'accesso ai finanziamenti.

Per i prossimi cinque anni, le priorità identificate dai Parchi Scientifici e Tecnologici si concentrano sul potenziamento dei servizi alle imprese (88%), sul rafforzamento delle relazioni con università e centri di ricerca (50%), sullo sviluppo di nuove infrastrutture e laboratori (50%) e sull'apertura a nuovi canali di finanziamento (50%).
La collaborazione tra PwC Italia e InnovUp indica la necessità di un modello integrato e sinergico che connetta i Service Provider e i PST. L'obiettivo è superare la frammentazione attuale, accelerare il Trasferimento Tecnologico e trasformare efficacemente la conoscenza scientifica in valore economico e sociale per l'Italia.


"Il report dimostra come l'innovazione italiana poggi su fondamenta solide: competenze scientifiche di alto livello, una rete diffusa di operatori e una crescente cultura imprenditoriale. Tuttavia, emerge con chiarezza la necessità di rafforzare la collaborazione fra tutti gli attori dell'ecosistema e di evolvere verso una governance maggiormente coordinata e integrata", ha commentato Stefano Soliano, Vice Presidente InnovUp e CEO C.NEXT. Soliano ha aggiunto che "Parchi Scientifici e Tecnologici - che dovrebbero trovare, finalmente - un loro riconoscimento formale -, università, service provider e imprese devono diventare parti di un'unica catena del valore, capace di trasformare la ricerca in iniziative imprenditoriali, attrarre capitali e diffondere innovazione anche nelle PMI".


"La collaborazione tra PwC Italia e l'Associazione InnovUp mira ad ascoltare e comprendere a fondo le priorità dell'ecosistema dell'innovazione", ha spiegato Vincenzo Tanania, Partner PwC Italia, Digital Innovation. Tanania ha concluso sottolineando "l'obiettivo condiviso di valorizzare le diverse prospettive e collaborare per costruire risposte concrete e attuabili per tutti gli attori della filiera dell'innovazione".

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