Fattoria Dianella 1: la genialità dei vini toscani nella culla di Leonardo Da Vinci - Vinitor Sapiens
Lunardi (Fattoria Dianella 1): produciamo circa 200mila bottiglie all'anno (90% venduto in Italia) con forte attenzione al Wine Eco Score
Ci sono alcune icone nella mente del grande pubblico che costituiscono un caposaldo del Made in Italy di successo. In ordine di getto, la Toscana, i grandi Vini e Leonardo Da Vinci. Una sintesi di questa equazione dell'eccellenza potremmo dire è rappresentata da Fattoria Dianella 1, da oltre quattro generazioni, gestita dalla Famiglia Lunardi che coltiva e produce vini toscani prodotti sulle basi della passione, unendo tradizione ed innovazione.
Siamo a Vinci, provincia di Firenze, nella direttrice che porta ad Empoli e da qui alle colline che passando per Volterra portano a Pisa e al mare. Tra i colli Toscani di Vinci, città natale del Genio Leonardo, sorge Fattoria Dianella 1, ubicata in una realtà agricola privilegiata da terreno fertile ed ottime condizioni climatiche, eccellenti per produzioni di vino e olio. "La denominazione Dianella ha origini antiche: in passato era frequentata dalla maestosa Famiglia dei Medici durante le loro battute di caccia, attività rappresentata dalla Dea Diana" racconta Francesco. Nel 1966, il nonno sessantenne Egidio Lunardi decise di mettersi in gioco, indebitandosi per acquistare la tenuta. Egidio dedicò anima e corpo alla Tenuta, investendo nella viticoltura e creando una rete di vendita molto ampia, con lo scopo di dar vita ad un'azienda concentrata su una produzione genuina e di qualità. Nel ?97 subentrano i nipoti Francesco e Leonardo Lunardi, i quali conducono ancora oggi l'azienda. Il loro punto di forza è stato quello di tenere viva la passione per la terra, investendo nei vigneti e nella ristrutturazione degli impianti. Ad oggi Francesco è responsabile della produzione, mentre Leonardo è responsabile commerciale.
Fattoria Dianella 1 si estende su 40 ettari totali, situati a 60mt sul livello del mare, di cui 25 dedicati alla viticoltura di vini toscani e 6 alla coltivazione degli ulivi. "Ci troviamo in una posizione magica, a tutti nota come la storica Strada dei cipressi, di passaggio da Vinci ad Empoli. Al momento della loro piantumazione, i cipressi erano ancora giovani e deboli, misurando solo un metro e cinquanta di altezza. Per garantire la loro crescita vigorosa nel corso degli anni, mio nonno e i suoi operai li ripalificarono ogni volta che soffiava il vento tramontana, molto comune in questa zona" racconta Francesco. Infatti la storia di questi cipressi inizia nel 1906, quando un modesto casotto fu costruito sulla cima della collina. Questo rifugio, originariamente utilizzato dai contadini e dai cacciatori, rimase intatto per molti anni. In seguito negli anni '70, Egidio Lunardi dopo aver acquisito la tenuta, ebbe un'idea audace: piantare 21 cipressi (e un maestoso leccio) intorno al casotto, seguendo un cerchio perfetto. Questo luogo strategico, visibile dalle vicine Cerreto, Vinci e Vitolini, divenne così un punto panoramico di grande rilievo.
L'obiettivo di Francesco e Leonardo è quello di realizzare vini che siano espressione dell'identità familiare, tutelando i profumi e gli aromi della Toscana. "In Azienda si presta molta attenzione alla natura, impiegando prodotti a basso impatto ambientale e anche la cantina è concepita per salvaguardare l'integrità e la qualità dell'uva. Il vino che produciamo si è sempre presentato come vino di pronta beva; con l'arrivo delle nuove generazioni, la produzione si è evoluta verso uvaggi e tecniche produttive più raffinate e innovative. Da qualche anno abbiamo deciso di investire anche nella produzione di olio di qualità, impegnando raccolta e frangitura istantanea, e nella produzione di birra artigianale, la quale racchiude tutte le declinazioni del lievito, della frutta matura e delle dolci spezie" racconta Francesco.
La produzione si attesta mediamente su circa 200mila bottiglie, di cui solo il 10% va all'estero (grazie all'assiduo lavoro di Leonardo ci sono interessanti prospettive anche in Giappone, USA, Australia) mentre il 90% oggi è venduto in Italia, attraverso il canale horeca, vinerie molto particolari e acquisti presso il punto vendita. L'azienda nel 2021 ha infatti investito nella ricezione di clienti e visitatori, inaugurando l'Enoteca Toscana Dianella 1, a Vinci nel vecchio casolare di famiglia che è stato restaurato durante il periodo di pandemia.
Fattoria Dianella 1 evidenzia le peculiarità del territorio con la sua linea di vini rossi. "Questi vini rappresentano i prodotti tipici della Toscana e mostrano un forte legame con la terra. Il vitigno Sangiovese è il protagonista indiscusso, presente in diverse forme e strutture. La vinificazione si arricchisce con uvaggi internazionali come Merlot, Petit Verdot e Alicante Bouchet. Questi accostamenti valorizzano ulteriormente i prodotti della Fattoria Dianella 1" ricorda Francesco. Tra i rossi da segnalare Ideo, Chianti DOCG vino molto interessante anche per aperitivi, Egidio, in onore del nonno, e Cusèbio, in onore di un antenato, Rosso IGT Toscana che nasce da un blend selezionato di Sangiovese, Merlot e Petit Verdot. Tra i bianchi Trebbiano e Vermentino Toscano sono gli uvaggi prediletti per la realizzazione dei loro vini bianchi. Fattoria Dianella 1 ha ampliato la gamma dei suoi prodotti tipici introducendo due vini mossi: Artemide spumante extra dry e Helice vino frizzante rosé per concludere la proposta con il nettare del Chianti, il Vinsanto Dianella. Tutte le etichette, nate da suggestioni e luoghi di famiglia, sono state sviluppate internamente e sono espressione di un approccio minimale ove quello che conta alla fine è il contenuto e il passaparola di qualità.
La vendemmia appena conclusa lascia intravedere un'annata di ottime soddisfazioni così come la riflessione, avviata da qualche tempo, sul futuro di questa incredibile realtà. "Le sfide che ci troviamo ad affrontare sono diverse. Penso ai cambiamenti climatici, ai consumi che si stanno riducendo, ai costi che fare vino di ottima qualità nel rispetto dell'ambente impone all'imprenditore agricolo. Eppure non volgiamo fermarci. La crescita nei prossimi anni passerà attraverso la continua ricerca di un'identità forte, capace di distinguerci e farci apprezzare per quello che siamo, cosa produciamo e, non da meno, dove siamo". Sul tema della sostenibilità, e non solo ambientale, Fattoria Dianella 1 ha aderito con entusiasmo al Wine Eco Score, promosso da Giorgia Deiuri e Giacomo Artini. Non si tratta di una certificazione, ma di un report di sostenibilità volontario, pensato come primo passo concreto in un percorso di sostenibilità. Ma di questo parleremo molto presto. Una ricetta chiara che merita di essere seguita.
Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione
