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19/11/2025

economia

L'Italia attira gli investitori del lusso: ecco perché il mercato immobiliare è in fermento

Citzia (Luxforsale): il mercato italiano registra una crescita senza precedenti, grazie a eventi e incentivi fiscali che attraggono investitori globali

L'Italia si conferma una meta privilegiata a livello globale per il turismo di alta gamma e gli investimenti immobiliari di lusso. I dati dell'Osservatorio Luxforsale 2025, curato da Luxforsale – piattaforma di riferimento nel settore con oltre 10.000 utenti unici giornalieri – rivelano un interesse crescente da parte dei visitatori internazionali verso il Paese. Grandi eventi come il Giubileo 2025 a Roma e le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 stanno ridisegnando le dinamiche del mercato immobiliare di pregio, con un impatto diretto sulla domanda di residenze esclusive e di affitti brevi di alto profilo.

Negli ultimi mesi, il territorio italiano è diventato oggetto di una vera corsa agli investimenti. Grandi gruppi internazionali, family office e fondi cercano non solo soluzioni residenziali, ma anche strutture complesse come hotel, dimore storiche e palazzi. Come sottolinea Claudio Citzia, fondatore di Luxforsale: “Oggi si guarda non solo alle classiche città del lusso come Milano, Firenze, Roma o Venezia, ma anche a location emergenti: Liguria, Sicilia, Puglia, Marche e Veneto sono luoghi che registrano flussi crescenti di visitatori e acquirenti”.
La piattaforma Luxforsale, con oltre 5 mila proprietà in Italia, ha registrato un aumento significativo della quota di utenti stranieri, che oggi rappresenta quasi il 48% del totale. Questi visitatori provengono sia da mercati consolidati sia, sempre più spesso, da Paesi emergenti nel luxury real estate come Indonesia (12,36%), Turchia (3,92%), Pakistan (2,74%), Ucraina (2,25%) e Kuwait (1,38%). Parallelamente, emerge con forza il fenomeno dello short rent di lusso, che si sta trasformando da semplice alternativa all'hotellerie in una vera e propria strategia di investimento. L'affitto breve genera rendimenti annui tra il 4% e il 10%, assicura una manutenzione costante, elimina il rischio di morosità e può aumentare il valore finale dell'immobile fino all'11%. Un numero crescente di protagonisti del jet-set e imprenditori adotta la formula “try for buy”: un soggiorno breve per un'esperienza diretta prima dell'acquisto. Ad esempio, gli inglesi che optano per lo short rent in Italia prediligono residenze eleganti con servizi personalizzati in località iconiche come il Lago di Como e la Costiera Amalfitana. I francesi sono attratti dalle ville toscane e dalle dimore storiche con comfort esclusivi. I turisti russi, invece, si orientano principalmente verso immobili di prestigio in zone esclusive della Riviera Ligure e della Costa Smeralda in Sardegna.

A livello numerico, la Lombardia e la Toscana si confermano le regioni con il maggior numero di immobili di lusso, con rispettivamente 1.036 e 963 proprietà. Segue la Liguria con 519 residenze di pregio. Tra le città più rappresentate spiccano Milano (185 immobili), Roma (146), Firenze (81), Verona (28) e Ravenna (25), che in Emilia Romagna supera Bologna. È rilevante anche la presenza di Monza in Lombardia con 85 proprietà.
Accanto alle tradizionali capitali del lusso, si osservano notevoli sviluppi regionali. La Toscana mantiene la sua leadership, specialmente per il numero di immobili con valore superiore ai 10 milioni di euro (19 proprietà), presentando una domanda diversificata che include dimore storiche, ville e appartamenti di lusso. La Sicilia si distingue sia per il mercato delle ville in zone di pregio, con Palermo e Taormina tra le località più ricercate, sia per le aree montane come Randazzo, ormai nell'orbita degli investitori internazionali. La Liguria, spinta da mete litoranee come Alassio e Sanremo, si posiziona tra le regioni più richieste e attive. Lombardia e Veneto registrano una crescita robusta delle transazioni nel segmento luxury e una valorizzazione record dei prezzi medi regionali.

Citzia aggiunge: “Da quindici anni a questa parte, l'Italia non ha mai vissuto un periodo così favorevole per gli investimenti immobiliari di fascia alta: oggi il nostro Paese è di nuovo sotto i riflettori internazionali, e nei prossimi cinque anni probabilmente assisteremo ad una ulteriore crescita, per effetto dell'instabilità geopolitica globale e ai conflitti internazionali che spingono molti investitori a scegliere mete sicure e affidabili”. L'Italia è percepita come un vero e proprio paradiso fiscale dai nuovi residenti, grazie a una flat tax competitiva, fissata a 200 mila euro e destinata a salire a 300 mila con la prossima manovra. Altri fattori di attrattiva includono la stabilità post-pandemia, il clima mite, un sistema sanitario più accessibile rispetto ad altri Paesi e i benefici della Golden Visa per investimenti superiori ai 500 mila euro. In questo contesto, anche i mutui immobiliari intorno al 2% risultano decisivi per acquirenti ad alto potenziale, abituati a condizioni meno vantaggiose nei mercati esteri. Il grande interesse per il mercato italiano si manifesta sia nella compravendita che nell'affitto: il 37% dei clienti high spender opta spesso per un'esperienza diretta in short rent prima di procedere all'acquisto, una strategia che risponde al desiderio di sicurezza e personalizzazione. Tutti questi elementi contribuiscono a fare dell'Italia un "porto sicuro" per patrimoni, persone e chi cerca uno stile di vita di eccellenza.


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