Netflix: in tre anni 7,5 milioni di spettatori mensili attivi | BusinessCommunity.it
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19/11/2025

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Netflix: in tre anni 7,5 milioni di spettatori mensili attivi

Barra (Netflix Ads): la sfida della pubblicità streaming tra innovazione e interattività

Netflix ha compiuto tre anni dall'introduzione del piano con pubblicità, trasformandosi da  servizio d'intrattenimento di streaming puro a vero e proprio player del mercato pubblicitario. Durante l'evento Intersections, abbiamo avuto modo di intervistare Evita Barra, responsabile di Netflix Advertising per il mercato italiano, per comprendere come un servizio globale si sia aperto al mondo della pubblicità, diventando simbolo di innovazione e riuscendo a conquistare milioni di utenti. I dati presentati sono impressionanti e raccontano di un cambiamento profondo nel modo di fruire i contenuti e di fare advertising. (Credits photo: Virginia Bettoja / Netflix);


Netflix ha compiuto tre anni dall'introduzione della pubblicità: cosa avete imparato in questo periodo?


Innanzitutto, offrendo un'opzione di abbonamento con pubblicità a un prezzo più accessibile, siamo diventati attraenti anche per le persone che, per disponibilità di spesa o per equilibrio nella propria dieta mediatica, cercavano un'alternativa. Quindi abbiamo ampliato le possibilità e le scelte per i consumatori. La pubblicità ha anche avvicinato i brand che già magari erano partner editoriali, dando loro la possibilità di assumere rilevanza in un contesto dove non solo l'esperienza utente è sempre stata al centro, ma anche l'esperienza pubblicitaria è costruita con questi obiettivi.

Quanti utenti avete raggiunto con il piano pubblicitario?

Oggi possiamo dire di avere 7 milioni e mezzo di spettatori attivi mensilmente, un numero molto importante se pensiamo che sono passati solo tre anni. È un numero che rispecchia il nuovo modo che usiamo per raccontare l'audience potenziale all'interno di un pubblico domestico, perché sono tantissime le famiglie coinvolte.

Quali formati pubblicitari offrite oltre al video classico?


Il video resta protagonista, ma ci sono anche formati statici come Pause Ads, - l'annuncio in presenza di pausa- , molto impattante. Abbiamo le sponsorizzazioni dei titoli e abbiamo aggiunto elementi di interattività. Nuovi prodotti interattivi arriveranno nel 2026.

Avete lanciato una piattaforma pubblicitaria proprietaria?

Sì, da poco abbiamo lanciato Netflix Advertising Suite. Finalmente abbiamo una tecnologia pubblicitaria proprietaria che ci consente soluzioni innovative. Speriamo in un futuro di vederne sempre di nuove.

L'intelligenza artificiale come sta impattando sulla vostra offerta pubblicitaria?


In ambito pubblicitario ci sono tanti brand che hanno già iniziato a ricorrere all'intelligenza artificiale per la semplificazione delle creatività, per la creazione di più formati possibili o correzioni di copy a seconda dei contesti. All'interno della nostra offerta, è più che altro funzionale e di back end, per esempio al controllo delle creatività da caricare sul sistema, non una proposizione attiva.

Come sta evolvendo il rapporto con i centri media?

Sono partner essenziali. Abbiamo un modello che vede le agenzie come nostri principali interlocutori e poi i loro clienti. È un approccio ibrido. Il mercato italiano ha una grande storicità di TV tradizionale ed è un po' più lento all'adozione e alla trasformazione. Abbiamo mostrato ricerche con dati molto importanti relativi allo streaming, quindi è un cambiamento ineluttabile. Il nostro mercato è tradizionale, non solo nell'ambito televisivo, però quando abbracciamo il cambiamento lo facciamo con tutto noi stessi.

Quanto può essere strategica l'interattività?


L'interattività emerge ormai da tempo come elemento quasi scontato del modo in cui i brand comunicano. Il second screen, soprattutto sulle generazioni più giovani, implica che l'interattività fa parte di un comportamento naturale e spontaneo. I nuovi formati vogliono valorizzare questo comportamento esistente. Quanto l'interattività possa diventare personalizzata è una sfida creativa interessante per i brand che operano con noi.

La frammentazione dell'offerta come cambia il mercato?

In un contesto senza palinsesto fisso, l'offerta streaming si posiziona come molto più flessibile e personalizzata. Le persone possono consumare le proprie storie preferite nei momenti che ritengono più opportuni. Alcuni concetti di prime time cambiano. Abbiamo contenuti in diretta creati ad hoc, ma prescindiamo da un palinsesto tradizionale. Ogni persona ha il proprio palinsesto personale, poi ci sono momenti di socializzazione che restano cruciali per le famiglie. È tutto in profondo cambiamento.

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