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05/11/2025

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Il leader contemporaneo: consapevole del cambiamento, ma ancora in transizione

Sartori (Wyser): il panorama manageriale italiano è in evoluzione, ma l'adozione di nuovi paradigmi è ancora una sfida aperta

Una recente indagine condotta da Wyser, marchio globale di Gi Group Holding specializzato nella ricerca e selezione di profili executive, rivela che i manager italiani dimostrano una forte consapevolezza delle nuove dinamiche di leadership. Tuttavia, il passaggio da questa consapevolezza all'applicazione pratica di stili di gestione innovativi si sta concretizzando con una certa lentezza. Il report, intitolato «Leadership in trasformazione: tra visione strategica e governo del cambiamento», dipinge il quadro di un settore in transizione, dove la trasformazione è avviata ma non ancora del tutto compiuta, nonostante la chiara comprensione delle nuove esigenze organizzative come visione, ascolto e adattabilità.

La maggior parte dei manager italiani riconosce un profondo mutamento nel proprio ruolo, con otto su dieci che ne ammettono l'evoluzione negli ultimi anni. Nonostante questa consapevolezza diffusa, solo il 16% ha effettivamente modificato il proprio approccio alla leadership. La sfida principale risiede nel bilanciare le urgenze operative e le pressioni organizzative, che assorbono oltre un terzo dell'agenda, lasciando meno spazio all'attività di ispirazione e guida del team.
Un'analisi sulla percezione della leadership evidenzia un divario significativo: il 41% dei manager si descrive come collaborativo e partecipativo, ma il 43% dei loro collaboratori li percepisce ancora come figure direttive e orientate al controllo. Questa discrepanza sottolinea che la leadership partecipativa è un obiettivo ambizioso ancora in fase di piena costruzione all'interno delle organizzazioni.

Le competenze considerate cruciali per il ruolo manageriale si sono evolute: la visione strategica futura (48%), la gestione efficace dei team (47%) e l'efficacia relazionale (44%) sono ora ritenute le più importanti. Nonostante ciò, la visione strategica emerge come la principale lacuna percepita (27%), seguita dalla gestione della propria professionalità (26%) e dall'efficacia relazionale (19%). Tra i tratti della personalità, l'adattabilità (65%) e l'apertura al cambiamento (62%) sono gli elementi più valorizzati, essenziali per una leadership agile e propensa all'innovazione.
L'intelligenza artificiale (AI) è vista come una grande opportunità dall'87% dei manager, ma solo il 5% ritiene che la propria azienda sia realmente all'avanguardia in questo campo. L'adozione attiva dell'AI è promossa solo dal 9% dei leader, mentre prevale un approccio cauto: il 53% preferisce un'implementazione graduale e il 34% raccomanda di procedere con estrema prudenza.

L'importanza del feedback è aumentata negli ultimi anni per il 60% dei manager, con oltre la metà che dichiara di fornirlo in modo strutturato. Questa maggiore attenzione è legata all'ingresso delle nuove generazioni nei team, un fattore che ha spinto molti leader a privilegiare una comunicazione più aperta e basata sul dialogo, influenzando direttamente il loro stile di leadership.
Marinella Sartori, Amministratrice Delegata di Wyser, ha commentato l'andamento attuale: «L'incertezza sta riscrivendo la leadership aziendale: spinge i manager a evolvere verso stili più inclusivi, relazionali e orientati all'ispirazione, in grado di guidare le persone attraverso il cambiamento e di favorire innovazione e resilienza. Al tempo stesso, proprio questa incertezza rappresenta un freno concreto: urgenze operative, esigenze di generazioni diverse, rapidità dell'innovazione, contesto macroeconomico e vincoli organizzativi rendono difficile tradurre pienamente in pratica questo nuovo approccio alla leadership. La sfida dei manager contemporanei è quindi duplice: sviluppare visione strategica e competenze relazionali, coltivare flessibilità e capacità di adattamento, e al tempo stesso trasformare la consapevolezza del cambiamento in azioni concrete, capaci di orientare l'organizzazione verso il futuro».

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