Purpose aziendale: i manager italiani trasformano le intenzioni in valore
Kotlar (POLIMI Graduate School of Management): l'Osservatorio Purpose in Action rivela una consapevolezza crescente, ma occorrono azioni concrete
Oltre duemila partecipanti, tra presenze fisiche e connessioni online, hanno animato Purpose Day 2025, l'evento di riferimento in Italia sul concetto di Purpose. Organizzato dalla POLIMI Graduate School of Management presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, l'incontro ha riunito figure di spicco del mondo aziendale e accademico per discutere come il Purpose, inteso come la bussola che guida scelte e comportamenti organizzativi, possa tradursi in azioni concrete e generare valore per individui, organizzazioni e comunità. Questo approccio punta a superare le mere narrazioni ideologiche e rispondere agli scetticismi recenti, focalizzandosi sugli impatti trasformationali e i vantaggi competitivi sostenibili.
Tra gli interventi di rilievo, si sono alternati Paul Polman (Ex CEO Unilever), Francesco Starace (Ex CEO ENEL), Andrea Orcel (CEO di UniCredit Group), Gary Lubner (Ex CEO Belron), Silvia Rovere (Presidente di Poste Italiane), Laura Burdese (Deputy CEO Bvlgari) e Mirja Cartia d'Asero (Presidente Clessidra Holding). L'apertura dei lavori è stata curata dalla Rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, e da Vittorio Chiesa, Presidente di POLIMI Graduate School of Management.
Un elemento centrale dell'evento è stata la presentazione in anteprima della Ricerca 2025 dell’Osservatorio Purpose in Action, realizzata dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Doxa. L'indagine, condotta su un campione di 836 manager italiani, evidenzia una maggiore consapevolezza sul tema: il 68% dei manager è ora in grado di articolare il Purpose della propria azienda, registrando un aumento del 6% rispetto al 2024. Nonostante ciò, solo il 13% ha riscontrato cambiamenti strutturali significativi, indicando una diffusione della conoscenza ma anche la necessità di passare da essa a pratiche operative concrete a ogni livello aziendale.
Il Purpose è percepito come una leva strategica cruciale. Il 43% dei manager lo considera fondamentale per orientare la strategia aziendale, il 38% per consolidare i rapporti con gli stakeholder esterni e il 35% per potenziare la motivazione dei dipendenti. Tuttavia, la comprensione del Purpose e il suo impatto non sono uniformi, con i vertici aziendali che mostrano un allineamento più forte e i ruoli operativi che richiedono interventi specifici.
Sebbene solo una minoranza di aziende (il 13%) abbia riscontrato modifiche strutturali rilevanti, emergono comunque segnali incoraggianti: oltre il 30% dei manager osserva effetti tangibili nella collaborazione interna e nella condivisione dei valori. Questi sono i primi segnali concreti di un Purpose che, pur non essendo ancora pienamente realizzato, comincia a manifestarsi nella cultura e nelle attività quotidiane delle aziende.
Il Purpose deve andare oltre una dimensione puramente simbolica per diventare un reale fattore di trasformazione: in contesti complessi e dinamici lavorare con il purpose è fonte di vantaggio competitivo, in grado di guidare innovazione, sostenibilità e motivazione interna, ha commentato Josip Kotlar, Direttore Scientifico dell'Osservatorio Purpose in Action e Professore Ordinario di Strategia, Innovazione e Family Business. Ha aggiunto che I risultati di quest’anno mostrano una crescente consapevolezza, ma evidenziano anche la sfida chiave: tradurre la conoscenza in pratiche concrete a tutti i livelli aziendali.
In tale contesto, la POLIMI Graduate School of Management rafforza il proprio ruolo di riferimento per le imprese e i manager che intendono investire in strategie sostenibili e purpose-driven, trasformando la conoscenza in azioni efficaci e benefici concreti per le persone, le organizzazioni e la società.
Il dibattito del Purpose Day si è articolato attorno a tre assi principali: persone, tecnologia e sostenibilità. Tra gli argomenti discussi, il potenziale umano come motore di cambiamento, la generazione di motivazione e senso di appartenenza, le sfide etiche e strategiche legate all'Intelligenza Artificiale (AI), e la creazione di un modello di impresa sostenibile guidato da un Purpose chiaro.
Purpose Day è nato per offrire un luogo di confronto reale tra chi crede nel potere del Purpose come leva di cambiamento e chi cerca strumenti per tradurlo in azione concreta, hanno dichiarato Vittorio Chiesa e Federico Frattini, rispettivamente Presidente e Dean di POLIMI Graduate School of Management. Hanno inoltre sottolineato che L’edizione 2025 conferma la rilevanza internazionale di questo dibattito e l’urgenza per le aziende di passare dalle parole ai fatti, individuando un Purpose capace di guidarne la trasformazione sociale ed economica, rendendole capaci di generare valore economico e sociale, oltre che di produrre valore per i propri azionisti.
