La fiducia delle imprese globali in rialzo, ma l'Italia mostra un segnale di allarme | BusinessCommunity.it
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22/10/2025

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La fiducia delle imprese globali in rialzo, ma l'Italia mostra un segnale di allarme

Dragonetti (Grant Thornton Italia): la fiducia delle imprese globali cresce nel terzo trimestre 2025, ma l'Italia mostra un calo

La fiducia delle aziende di medio mercato ha registrato un notevole aumento nel terzo trimestre del 2025, tornando ai livelli del primo trimestre 2024. Questo emerge dall'ultimo International Business Report (IBR), condotto dal network di consulenza internazionale Grant Thornton, che ha coinvolto oltre 2.500 dirigenti aziendali a livello globale. L'indagine ha rilevato un incremento complessivo di cinque punti percentuali nell'ottimismo, passato dal 71% al 76%. All'interno dell'Unione Europea, la crescita è stata più contenuta, con un aumento del 2%, portando il dato dal 59% al 61%. In controtendenza si posiziona l'Italia, dove la fiducia ha subito una contrazione di tre punti percentuali, scendendo dal 62% al 59%.

Tra le principali criticità percepite dagli imprenditori, l'incertezza economica è aumentata globalmente del 2%, passando dal 60% al 62%, un valore non registrato dal primo semestre del 2022. Anche nell'Unione Europea si è verificato un lieve incremento dell'1%, dal 47% al 48%. L'Italia, invece, ha visto una diminuzione del 3%, attestandosi al 48%. La preoccupazione per la sicurezza informatica ha raggiunto il suo picco storico a livello globale, con un aumento del 5%, dal 50% al 55%. Al contrario, nell'Unione Europea e in Italia, si osserva un calo significativo: rispettivamente un -4% (dal 45% al 41%), il livello più basso mai registrato, e un -12% (dal 52% al 40%), indicando una maggiore percezione delle proprie capacità difensive da parte delle imprese. I costi energetici preoccupano di più in Italia, dove crescono del 7% (dal 54% al 61%), nell'Unione Europea (+1%, dal 49% al 50%) e a livello globale (+3%, dal 52% al 55%). Anche il costo del lavoro è in aumento a livello globale (+3%, dal 52% al 55%) e nell'Unione Europea (+2%, dal 45% al 47%), mentre in Italia rimane stabile al 58%.

Le prospettive di crescita sono trainate dall'ottimismo generale, con una maggiore percentuale di imprenditori che prevedono un incremento della redditività: un +3% a livello globale (dal 63% al 66%) e un +4% nell'Unione Europea (dal 51% al 55%). In Italia, il dato resta stabile al 51%. La percentuale di imprenditori italiani che intendono aumentare i prezzi di vendita è salita del 4% (dal 45% al 49%), e anche nell'Unione Europea si registra un aumento dell'1% (dal 49% al 50%). A livello globale, invece, si assiste a una lieve contrazione dell'1% (dal 54% al 53%). Per quanto riguarda la crescita del fatturato, l'Unione Europea registra un aumento del 4% (dal 57% al 61%), raggiungendo il livello più alto mai registrato nel report. Un incremento ancora più significativo si osserva in Italia, con un +11% (dal 55% al 66%). Globalmente, il dato è in calo del 2%, dal 66% al 64%. L'ottimismo per l'assunzione di nuove risorse è in crescita del 4% sia a livello globale (dal 53% al 57%) che nell'Unione Europea (dal 45% al 49%). In controtendenza l'Italia, con una diminuzione del 2% (dal 43% al 41%). La percentuale globale di imprenditori che prevede di aumentare i salari rimane stabile all'89%, con lievi cali dell'1% sia nell'Unione Europea (dall'87% all'86%) che in Italia (dall'81% all'80%).

Le strategie d'investimento mostrano un forte orientamento verso l'innovazione. Le aspettative di aumento degli investimenti in Innovazione tecnologica crescono notevolmente in Italia (+11%, dal 52% al 67%) e nell'Unione Europea (+5%, dal 57% al 62%), dove si registra il valore più alto mai rilevato nel report. A livello globale, il dato si mantiene stabile al 68%. Anche la spesa in Ricerca e Sviluppo segue un trend positivo in tutte le aree: +5% in Italia (dal 54% al 59%), +1% nell'Unione Europea (dal 51% al 52%), mentre a livello globale rimane stabile al 60%. Gli investimenti nel brand e nell'immagine aziendale mostrano un incremento generalizzato: +5% in Italia (dal 40% al 45%), +4% nell'Unione Europea (dal 48% al 52%) e +4% a livello globale (dal 58% al 62%). Anche gli investimenti in sostenibilità sono in aumento, con un +5% in Italia (dal 44% al 49%), un +4% nell'Unione Europea (dal 49% al 53%) e a livello globale un +4% (dal 56% al 60%). Gli investimenti nelle competenze dei dipendenti mostrano un forte calo in Italia (-5%, dal 51% al 46%) e stabilità a livello globale (59%). Nell'Unione Europea, invece, il dato sale del 3%, dal 47% al 50%. Infine, gli investimenti nei luoghi di lavoro sono in crescita nell'Unione Europea (+7%, dal 38% al 45%), in Italia (+4%, dal 37% al 41%) e a livello globale (+2%, dal 51% al 53%).


Alessandro Dragonetti, Head of Tax di Grant Thornton Italia, ha commentato: "I risultati dell'analisi evidenziano con chiarezza la ripresa della fiducia del mid-market a livello globale (sebbene l'Italia, per ragioni evidentemente peculiari, rilevi un dato in controtendenza). In tale scenario, è interessante rilevare come le imprese dell'Unione Europea e quelle italiane stiano progressivamente ridefinendo le proprie strategie di crescita, orientando i piani di investimento in contesti ad alto valore strategico. Innovazione tecnologica, sostenibilità, digitalizzazione dei processi, sviluppo del capitale umano e rafforzamento della brand reputation rappresentano oggi i principali asset strategici su cui concentrare le risorse, soprattutto in un contesto globale caratterizzato da alta volatilità e competitività. Significativo, in tale ambito, il dato sull'incremento degli investimenti nei luoghi di lavoro. Le imprese che scelgono di investire in modo coerente e strutturato su questi pilastri non solo rispondono alle sfide del presente, ma costruiscono le fondamenta per un vantaggio competitivo duraturo, basato su valore, competenza e visione".


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