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22/10/2025

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Il 95% dei progetti AI resta fermo in fase di sviluppo: una startup accelera il trasferimento tecnologico

Ceschini (Grid+): siamo una bottega dell'intelligenza artificiale. Uniamo rigore accademico e flessibilità imprenditoriale

L'implementazione dell'intelligenza artificiale (AI) nelle aziende rappresenta una frontiera chiave per l'innovazione. Tuttavia, nonostante i notevoli investimenti, uno studio del MIT rivela che il 95% dei progetti di AI non progredisce oltre la fase di sperimentazione, senza generare vantaggi competitivi concreti. Questo dato evidenzia una lacuna significativa tra la ricerca accademica, che produce conoscenze complesse, e le esigenze operative delle imprese, che faticano a integrare queste tecnologie avanzate. Per colmare questa distanza è nata Grid+, una startup innovativa dall'Università "La Sapienza di Roma".

L'azienda si dedica al trasferimento di conoscenze scientifiche dall'ambito accademico a quello aziendale, creando soluzioni ad alto valore tecnologico per supportare la digitalizzazione delle imprese. "Stiamo attivando con successo il trasferimento tecnologico tra accademia e business, mettendo a disposizione delle imprese il know-how maturato nei laboratori di ricerca. Il nostro scopo è offrire conoscenze tecniche e scientifiche alle aziende che stanno affrontando la transizione tecnologica", afferma Andrea Ceschini, CEO e co-founder di Grid+.
Grid+ affronta la sfida della competenza nell'adozione dell'AI. Un'indagine di settore indica che il 63% delle aziende si rivolge a specialisti esterni per integrare l'intelligenza artificiale. Tuttavia, la vera difficoltà consiste nel trovare partner capaci di trasformare la complessità dell'AI in applicazioni concrete e personalizzate per ogni specifico processo aziendale, piuttosto che proporre soluzioni standardizzate.

La startup risponde a questa esigenza attraverso tre principali aree di intervento. La prima è una consulenza specializzata e a 360 gradi, resa possibile dal background accademico diversificato del team, che copre settori dal retail all'energia. Parallelamente, offre formazione manageriale per costruire una cultura digitale interna. Infine, completa l'offerta con servizi di automazione intelligente, volti a identificare e sostituire attività ripetitive con algoritmi avanzati e sicuri. L'approccio di Grid+ evita soluzioni preconfezionate, iniziando sempre con un'analisi approfondita dei processi aziendali per massimizzare il valore generato dall'AI. Un elemento distintivo è il principio della "privacy by design", che assicura che i dati aziendali rimangano sotto il controllo del cliente, grazie a implementazioni su misura e installazioni locali che non prevedono l'invio di informazioni sensibili a servizi cloud esterni.

Nel breve periodo, Grid+ prevede il lancio di una piattaforma in abbonamento, progettata per rendere accessibili i principali algoritmi sviluppati dal team senza la necessità di grandi investimenti in consulenza. Questa piattaforma includerà funzionalità per la previsione dei dati, il riconoscimento automatico di immagini e documenti e assistenti virtuali per la gestione delle conoscenze aziendali, il tutto in piena conformità con le normative europee sulla protezione dei dati. Contemporaneamente, la startup prosegue lo sviluppo di progetti verticali di successo, come un chatbot per il settore turistico romano e un agente AI per l'analisi automatica del codice sorgente, impiegato anche internamente per ridurre drasticamente i tempi di redazione della documentazione tecnica. Questi progetti fanno parte di un ecosistema più ampio, mirato ad accompagnare le imprese nel loro percorso di evoluzione digitale con strumenti efficaci e risultati misurabili.


"Il nostro è l'approccio di una vera e propria bottega dell'intelligenza artificiale: uniamo rigore accademico e flessibilità imprenditoriale per offrire alle aziende un'alternativa concreta alle proposte standardizzate dei grandi operatori del settore", conclude Ceschini.

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