Fondi pubblici: l'AI sblocca nuove opportunità per le imprese italiane
BandoSubito: la startup che rivoluziona l'ottenimento dei fondi pubblici per le aziende
In Italia, ottenere fondi pubblici attraverso i bandi rimane una sfida per la maggior parte delle aziende. Recenti analisi condotte da BandoSubito, incrociando i dati ufficiali del Registro Nazionale degli Aiuti (RNA) e di Unioncamere, rivelano che nel 2023 solo il 6,12% delle imprese ha ricevuto un contributo. Questa percentuale è ulteriormente diminuita al 5,21% nel 2024, indicando che circa diciannove aziende su venti non riescono a intercettare queste risorse cruciali, sebbene siano disponibili a livello europeo, nazionale e regionale.
Questo dato medio nazionale cela profonde disparità geografiche. Le regioni a statuto speciale, ad eccezione di Sicilia e Sardegna, registrano percentuali superiori al 10% di aziende beneficiarie, suggerendo un ecosistema dei bandi più sviluppato ed equilibrato. Al contrario, in vaste aree del Sud Italia, l'accesso ai finanziamenti pubblici è complicato da portali poco chiari, informazioni disperse e processi non standardizzati, esacerbando un divario già noto tra il Nord e il Sud del paese.

Il quadro generale evidenzia un problema strutturale: una minoranza ristretta di imprese, spesso quelle già strutturate o supportate da consulenti esperti, riesce ad aggiudicarsi la maggior parte dei finanziamenti. La grande maggioranza rimane esclusa a causa della mancanza di strumenti adeguati, tempo o competenze specifiche. Questa dinamica penalizza sia le piccole realtà sia le aziende medie, che spesso non dispongono di strutture interne dedicate al monitoraggio dei bandi.
La difficoltà non risiede nella scarsità di risorse disponibili, ma nella frammentazione del sistema. Centinaia di portali diversi, gestiti da Regioni, Camere di commercio e persino singoli Comuni, presentano modulistiche eterogenee e linguaggi tecnici complessi, rendendo il percorso per accedere ai fondi estremamente tortuoso. Questo meccanismo, di fatto, limita l'accesso alle opportunità pubbliche e alimenta un mercato parallelo di consulenti e intermediari, spesso circoscritti a specifici territori o tipologie di incentivi.
Per rispondere a questa esigenza pressante, è nata BandoSubito, una startup con sede a Torino, fondata da tre giovani imprenditori: Ciro Borrelli, Carlo Vespa e Saverio Salaris. La piattaforma si propone di semplificare e rendere più immediata la fase di ricerca, selezione e candidatura ai bandi pubblici.
Il sistema, basato sull'intelligenza artificiale (AI), monitora costantemente gli avvisi pubblicati dall'Unione Europea, dallo Stato, dalle Regioni e dai Comuni, incrociandoli con i dati delle imprese. In questo modo, segnala in tempo reale se un'azienda o uno studio possiede i requisiti per partecipare a un bando, indica la documentazione necessaria e chiarisce i punti critici attraverso un'interfaccia guidata. Per i casi più complessi, è sempre disponibile il supporto di consulenti specializzati.
L'obiettivo dichiarato è ridurre significativamente il tempo tra la pubblicazione di un bando e la presentazione di una domanda completa, diminuendo gli errori formali e aumentando le possibilità di successo. «I dati dimostrano che l'accesso ai bandi non è per tutti: oggi la grande maggioranza delle imprese non riesce a orientarsi tra norme, siti e documenti», spiega Ciro Borrelli, Amministratore Delegato di BandoSubito. «Il nostro lavoro è proprio ridurre questa distanza, creando un unico punto di accesso che semplifica il percorso e rende più equo l'utilizzo delle risorse pubbliche», conclude.