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22/10/2025

economia

Il mercato immobiliare italiano sorprende: numeri record e trend inaspettati

Megliola (Tecnocasa): l'Italia vede un aumento significativo delle transazioni e dei prezzi delle case nel primo semestre del 2025

Il mercato immobiliare residenziale in Italia ha registrato una performance notevole nel primo semestre del 2025, segnando un incremento delle compravendite del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un totale di 373.395 transazioni ha caratterizzato il settore, con le aree non capoluogo che hanno superato leggermente le città principali, crescendo del 9,6% contro il 9,2%. Questo dinamismo si è tradotto in un particolare interesse per le abitazioni usate, le cui vendite sono aumentate del 10,4%, mentre le nuove costruzioni hanno subito un lieve calo del 4%. "Il primo semestre del 2025 - afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - vede un mercato immobiliare che continua a lanciare segnali positivi pur in un contesto geopolitico incerto. La crescita dei canoni di locazione in questi ultimi anni e i ribassi dei tassi di interesse che hanno reso il credito più accessibile hanno dato una spinta all'acquisto della casa. Vi è ancora una carenza di offerta sul mercato, soprattutto di immobili di qualità e un leggero ridimensionamento degli acquisti per investimento. In aumento, in seguito anche all'attuale situazione geopolitica, gli stranieri che acquistano nel nostro Paese ritenendolo un approdo più sicuro per i propri risparmi".

I prezzi delle case hanno seguito un andamento generalmente positivo. Le grandi città hanno visto un incremento medio del 2,2%, con Bari che ha registrato il miglior risultato (+6,7%). Anche Milano e Roma hanno mostrato aumenti significativi, rispettivamente dell'1,4% e del 2,0%. L'unica eccezione tra le grandi città è stata Genova, con una lieve flessione dello 0,5%. I capoluoghi di provincia e le zone dell'hinterland delle grandi città hanno anch'essi beneficiato di questa tendenza, con aumenti dei prezzi del 2% e dell'1,9%. In particolare, le province di Bari (+4,3%), Firenze (+2,8%) e Milano (+2,5%) nell'hinterland metropolitano hanno evidenziato le crescite più marcate. Anche le abitazioni di nuova costruzione hanno visto un aumento dei prezzi del 2,3%, favorite dall'interesse per i mutui green, sebbene il costo più elevato spinga molti acquirenti verso il mercato dell'usato in buone condizioni.

Per quanto riguarda i tempi di vendita, a giugno 2025 le grandi città hanno impiegato in media 107 giorni per vendere un immobile, un dato stabile rispetto ai 105 giorni dell'anno precedente. Bologna e Milano si confermano le città più veloci, con 75 e 84 giorni rispettivamente, pur registrando un leggero allungamento dei tempi rispetto all'anno scorso. Genova e Bari hanno mostrato i tempi di vendita più lunghi, attestandosi a 132 giorni. Nelle aree dell'hinterland delle metropoli, i tempi si sono ridotti a 141 giorni da 146, con l'hinterland di Firenze (116 giorni), Milano (123 giorni) e Verona (125 giorni) che si distinguono per la rapidità. Nei capoluoghi di provincia, il tempo medio per vendere una casa è rimasto invariato a 131 giorni.

Lo sconto medio applicato sul prezzo di vendita richiesto si è attestato al 7,6% nella prima metà del 2025, in calo rispetto all'8% dell'anno precedente. Questo suggerisce un mercato immobiliare più dinamico e vivace. Le tipologie usate, che spesso richiedono interventi di ristrutturazione, hanno registrato uno sconto leggermente superiore, pari al 7,8%. L'analisi della domanda nelle grandi città rivela una forte preferenza per il trilocale, che rappresenta il 40,6% delle richieste. Seguono il bilocale con il 25,2% e il quadrilocale con il 22,5%. A Milano, il bilocale è la tipologia più ricercata (45,4%), mentre a Genova, dove i prezzi sono più accessibili, prevale il quadrilocale (43,9%). Nei capoluoghi di regione non classificati come grandi città, il trilocale domina la domanda con il 53%, seguito dal quadrilocale al 22,2%. La disponibilità di spesa nelle grandi città si concentra nella fascia fino a 119 mila euro (23,6%), percentuale che sale al 42,2% nei capoluoghi di regione. Nonostante l'elevata domanda, la rete Tecnocasa ha riscontrato una carenza di offerta abitativa, soprattutto di immobili in buono stato. Sul mercato delle grandi città, il trilocale è la tipologia più presente (33,6%), seguito dal quadrilocale (23,1%) e dal bilocale (23%).


Anche il mercato delle locazioni ha mostrato un incremento dei canoni nelle grandi città nel primo semestre del 2025: +3,1% per i monolocali, +2,9% per i bilocali e +3,2% per i trilocali. Tuttavia, rispetto al semestre precedente, si osserva un rallentamento della crescita. A Milano, per la prima volta dalla pandemia, i canoni di locazione non sono aumentati, avendo raggiunto livelli difficilmente sostenibili. La domanda di immobili in affitto rimane alta, ma l'offerta non riesce a soddisfarla, anche a causa della persistente tendenza dei proprietari a preferire la formula degli short rent o per timore di morosità. Genova e Torino hanno registrato gli aumenti più significativi nei canoni. Nei capoluoghi di provincia, i canoni sono cresciuti del 2,2% per i monolocali e del 2,5% sia per i bilocali che per i trilocali, con una crescita più contenuta rispetto al semestre precedente. Si registra inoltre un leggero aumento dei contratti stipulati per studenti universitari e una crescente preferenza per i contratti transitori. I rendimenti annui lordi da locazione per un bilocale sono saliti al 5,8%.


Le previsioni dell'Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa per il 2025 indicano una crescita delle compravendite, che dovrebbero attestarsi intorno a 750 mila unità, e un aumento dei prezzi stimato tra il +3% e il +5%. La maggiore accessibilità al credito infonde fiducia tra i potenziali acquirenti, in particolare i giovani, che di fronte a canoni di locazione elevati, potrebbero optare per l'acquisto. La casa continua a essere percepita dai risparmiatori come un investimento sicuro e meno rischioso, in un contesto economico globale incerto e in continua evoluzione.

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