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15/10/2025

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Costruire futuri leader - Libro "L'imprenditore armonico, ricetta per un'economia più giusta e solidale"

Passarelli (per Rubbettino): l'impresa risponde ad un contesto competitivo, in modo etico e responsabile

Mi sono imbattuto nel testo di Mariacarmela Passarelli, Professore Associato in Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università della Calabria, dal titolo L'imprenditore armonico. Un approccio multidisciplinare tra etica e benessere, edito da Rubbettino, in occasione di un incontro tenutosi a Sangineto (CS), dove si è discusso di comunicazione ed etica. Incontro che nasceva su iniziativa di don Guido Quintieri, Parroco della parrocchia Maria S.S. della Neve in Sangineto e Parroco della parrocchia Santa Maria Maddalena in Bonifati. Merita farne qui richiamo in quanto non solo costituisce una nuova pietra miliare del percorso scientifico di Mariacarmela Passarelli ma, non da meno, tocca un tema centrale nella riflessione sulla via che l'imprenditoria deve intraprendere per superare le complessità del periodo che stiamo vivendo. Il volume, impreziosito dalla prefazione di Vittorio Coda, dall'introduzione di Alfio Cariola e dalla postfazione di Nicola Rotundo, propone un nuovo modello di imprenditore adatto ai tempi che viviamo, che agisce nella prospettiva del bene comune per generare un mondo migliore. Il testo parte dall'analisi della letteratura mainstream sull'imprenditorialità e ne propone una lettura interdisciplinare. Successivamente, l'attenzione dell'Autrice si focalizza sul concetto di imprenditore in quanto "uomo" animato da una tensione al bene comune; infine, propone il concetto di imprenditore armonico, cioè un imprenditore consapevole del proprio ruolo nel macrocosmo, che pone al centro dell'attenzione la persona, contribuisce alla realizzazione dell'Innovazione Armonica e basa la propria vita sul concetto di "etica" verso sé stesso, verso gli altri e verso l'ambiente.



Come è nata l'idea di questo scritto?


Lo studio di tematiche mainstream, affiancato ad un'esperienza di circa 15 anni accanto ad imprenditori e startupper, mi hanno stuzzicato un interesse sempre maggiore verso lo studio dell'imprenditorialità. Ho vissuto tante esperienze, accanto a colleghi straordinari, imprenditori "veterani", a startupper e a studenti "in erba" desiderosi di intraprendere la carriera imprenditoriale. Ho visto tanti sogni prendere forma, ho visto imprenditori fallire, altri crescere esponenzialmente e ho condiviso la gioia di diversi studenti che hanno creato imprese di successo. Ho pensato che fosse arrivato il momento di proporre un'attenta riflessione sull'imprenditore, inteso nella sua totalità: uomo d'affari e uomo in quanto tale. Ho ripreso alcuni miei scritti rimasti incompiuti, ho sistemato note e appunti di conferenze internazionali e workshop svolti sul territorio; ho riflettuto su diverse proposte che nei vari corsi mi hanno presentato i miei studenti; ho rimesso insieme idee, progetti passati e pensieri vari, cercando di dare loro una forma "armonica". Ho fatto tesoro di tutto il mio vissuto, non solo professionale ma anche personale e della mia prospettiva di vita sempre orientata al "bene comune" E, nel tempo, questo volume ha preso forma. Come un viaggio nel tempo ho ripreso contributi dei grandi del passato, da Smith a Schumpeter e arrivando a Kirzner, ho riflettuto sull'imprenditore di oggi, dando enfasi non solo all'agente economico, ma anche all'imprenditore, in quanto essere dotato di corpo, mente e cuore. Il lavoro è frutto anche di un processo introspettivo che mi ha portato nel tempo a dare importanza al benessere personale, alla cura della salute, "accordando" i suoni della mente con quelli del cuore


Cosa rede attuale l'impresa armonica?


In un mondo sempre più orientato verso il raggiungimento delle performance, in cui l'importanza assoluta è essere efficaci ed efficienti, l'impresa armonica richiama l'attenzione sulla centralità dell'uomo all'interno dei processi aziendali, invertendo un paradigma ormai consolidato. E un'impresa che guarda al bene comune e interpreta la creazione di valore come obiettivo condiviso e durevole, rispondendo ad un contesto competitivo, in modo etico e responsabile. Questo significa progettare prodotti e servizi sostenibili e accessibili, organizzare processi che salvaguardino la dignità e sicurezza, adottare tecnologie in chiave human-centred, e misurare i risultati con indicatori che tengano insieme profitto, persone e pianeta. Tale impresa è guidata da un imprenditore "armonico" cioè animato da «tre principi che rappresentano [?] le "note musicali" dell'imprenditorialità armonica» e ne fanno un "diamante a tre punte" così enunciate: "Salus salutis, Homo humanitas, Homo humus". In buona sostanza è un imprenditore che vive in armonia con sé stesso, con gli altri, con il creato. È dunque un'impresa gestita in modo responsabile e aperto al nuovo, che innova sia sul versante del business sia su quello culturale e che, insieme a performance di bilancio solitamente più che soddisfacenti, genera armonia e bellezza. Gli imprenditori che ne sono alla guida, religiosi o meno, sono persone generose, accomunate da una ferma fede nei valori perenni dell'uomo e della vita e dalla volontà di contribuire a fare migliore questo nostro mondo.



Come si colloca questo suo nuovo scritto nel suo percorso professionale?


Questo volume è il frutto di un lavoro di sintesi maturato negli ultimi quindici anni della mia vita professionale, prima come Manager della Ricerca presso Area Science Park di Trieste, poi Innovation manager presso Pricewiterhouse Cooper e successivamente come Ricercatore e Professore presso l'Università della Calabria (e non solo).  Ho maturato sempre più l'idea che se si perde di vista l'uomo, si perde di vista il bene. Da professoressa universitaria e studiosa di imprenditorialità, ho pensato che fosse doveroso da parte mia, riflettere su un profilo imprenditoriale che potesse affiancarsi ad altri già proposti da amici e colleghi sul panorama nazionale e internazionale. Mi sono ispirata al concetto di innovazione armonica proposto dall'amico Francesco Cicione e ho cercato di affiancare alla letteratura mainstream un approccio multidisciplinare antropocentrico e orientato al bene comune. L'idea è stata vincente. Quest'anno, infatti, per la prima volta sono responsabile di un topic dal titolo: "Entrepreneurship as a Cross-Disciplinary Lens" nell'ambito della European Academy of Management (EURAM), nella quale si riuniscono scienziati di tutto il mondo, per discutere tematiche di frontiera che interessano la comunità scientifica e il mondo imprenditoriale.

Come tradurre in crescita economica dell'impresa un approccio armonico?

 L'imprenditore armonico continua ad essere orientato al profitto ma nella prospettiva del bene comune, che nel lungo periodo diventa valore (economico e sociale).  Non è un profitto "a tutti i costi" ma è un profitto che guarda al bene di tutti gli stakeholder, di sé stesso, e del creato. Nella mente dell'imprenditore armonico, infatti,  il profitto occupa una posizione centrale all'interno del sistema degli obiettivi, perché dal profitto dipende la possibilità di effettuare gli investimenti necessari per costruire e sostenere le due suddette fondamentali capacità, le quali a loro volta sono i driver di un profitto che si qualifica per il modo in cui viene perseguito e per come viene impiegato: un modo di produrlo improntato allo stesso tempo a efficienza e umanità e un modo di impiegarlo che privilegia le esigenze di funzionalità e sviluppo duraturo dell'impresa.


Ci può fare 3 esempi di imprenditori armonici e quali sono le rispettive peculiarità?

Pensiamo a Michele Ferrero, tenacemente legato alla sua terra d'origine, infatti, Michele ha saputo investire per creare luoghi di lavoro capaci di valorizzare le persone e le loro potenzialità, realizzando un rapporto basato su coinvolgimento e allineamento di valori, in una comunicazione sempre aperta, in cui tutti possono sentirsi apprezzati e rispettati. Senza dimenticare la formazione continua all'interno delle organizzazioni e la sua grande attenzione verso la salute di tutti i collaboratori, aspetto imprescindibile, attraverso investimenti continui per garantire una gestione delle attività aziendali in completa sicurezza.


Brunello Cucinelli che ha introdotto il concetto di "capitalismo umanista", in cui la volontà di arricchirsi non prevale mai sul rispetto del prossimo e sulla consapevolezza di essere parte integrante della società civile: una forma mentis di cui si avverte più che mai l'urgenza al giorno d'oggi, in cui il conflitto sociale ha raggiunto il livello di guardia ed è diffuso il livore e l'insofferenza degli ultimi verso chi ha di più.
Luisa Spagnoli è stata una sapiente innovatrice e una delle figure imprenditoriali femminili più influenti, in un'epoca in cui il settore era completamente maschile. La sua attenzione verso i propri dipendenti l'ha portata a introdurre innovazioni aziendali dal punto vista assistenziale e sociale in grado di dare una svolta importante al benessere dei lavoratori.


Che ruolo può avere l'Accademia, ove lei opera, nel formare nuovi imprenditori armonici?

È un ruolo di grande responsabilità e valore sociale che richiede un vero rinnovamento delle metodologie didattiche e dei piani formativi. Servono percorsi di educazione imprenditoriale che presentino i contenuti tecnici attraverso itinerari fondati sull'intelligenza emotiva. In questa prospettiva, i contenuti teorici restano solidi: finanza, Business Model Canvas, proprietà intellettuale, marketing, innovazione, ma si integrano con metodi attivi (action Learning, casi, design thinking, testimonianze) e si appoggiano a un ecosistema che coinvolge atenei, incubatori, parchi tecnologici e spazi di benessere e comunità (club, sport, associazioni). In sintesi, occorrono percorsi interdisciplinari ed emotivamente intelligenti, sostenuti da reti e infrastrutture che pongano al centro lo sviluppo integrale della persona, coltivando così imprenditori armonici, futuri leader capaci di coniugare il profitto con il bene comune.




Federico Unnia 
Aures Strategie e politiche di comunicazione


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