L'AI non è una bolla ma un'evoluzione con rischi da gestire
Guttag (Columbia Threadneedle Inv.): l'IA agentica rivoluziona il business, ma i costi e l'energia sono le vere sfide
L'intelligenza artificiale (AI) è un motore di crescita continua con nuove opportunità di investimento. L'AI sta trasformando modelli operativi e prospettive di business, guidando innovazione e crescita in molteplici settori. Nonostante le sfide legate a costi di implementazione, modelli di pricing e consumi energetici, dalle grandi realtà come NVIDIA e Broadcom, fino a operatori lungo l'intera catena di fornitura dei dati, il quadro emerso rafforza una visione ottimista sull'AI e sul potenziale di generare rendimenti significativi lungo la filiera dell'AI.
L'AI agentica emerge come innovazione chiave
Nel settore tecnologico nulla resta immutato e le funzionalità dell'AI sono in continua evoluzione, in particolar modo le soluzioni agentiche. A differenza dell'AI tradizionale, che si limita a rispondere a comandi (prompt), i sistemi agentici sono concepiti per prendere decisioni e agire autonomamente, senza intervento umano. Questa capacità autonoma sta già trasformando il modo in cui le aziende implementano l'AI nelle loro attività: in ServiceNow, i prodotti di AI autonoma sono in grado di monitorare proattivamente le conversazioni delle chatbot, individuare i casi di malfunzionamento e proporre soluzioni prima che sia necessario l'intervento umano. Inoltre, l'azienda sta integrando l'AI agentica nelle sue soluzioni per rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con i dati in quanto, invece di affidarsi a dashboard statiche, possono interagire con chatbot interattive capaci di analizzare autonomamente i dati e fornire insight. Le implicazioni di questi sviluppi sul modello di business sono significative e le società già prevedono di monetizzare le funzionalità dell'AI agentica in rapida evoluzione applicando tariffe premium, oltre ai canoni standard delle piattaforme.

I rischi da considerare nell'adozione dell'AI
Pur mantenendo una visione positiva sulle opportunità di lungo periodo legate all'impiego dell'AI, sono emersi alcuni fattori che potrebbero rallentarne la diffusione:
- Scarsa familiarità con l'AI - i team manageriali mostrano spesso una conoscenza limitata dei casi d'uso dell'AI e manifestano preoccupazioni riguardo ai costi di implementazione. Salesforce ha richiamato l'attenzione su queste criticità e sarà probabilmente necessario che i fornitori di AI collaborino più strettamente con i clienti per favorirne l'adozione.
- Modelli di pricing non collaudati - sia Salesforce che ServiceNow hanno sottolineato la necessità di ridefinire le modalità di tariffazione per coprire i costi aggiuntivi dei nuovi prodotti basati sull'AI. Molti nuovi modelli si basano su tariffe legate al consumo, ma i clienti tendono a essere meno favorevoli a un approccio pay as you go, a causa della ridotta chiarezza iniziale sui costi complessivi.
- Vincoli energetici - la crescente domanda di energia rappresenta oggi il principale ostacolo alla scalabilità delle tecnologie dell'AI e questo, a sua volta, crea sfide per l'espansione dei data center e l'implementazione su larga scala delle soluzioni basate sull'intelligenza artificiale. Di conseguenza, l'adozione potrebbe rallentare mentre le aziende cercano soluzioni di calcolo più efficienti, incluso lo sviluppo di infrastrutture energetiche migliori e tecnologie più performanti.
Prospettive future: lo scenario degli investimenti in AI
In Columbia Threadneedle manteniamo una visione positiva sull'AI, che si conferma un tema destinato a guidare innovazione e crescita in numerosi settori, con implicazioni già visibili nei modelli operativi delle aziende. Il potenziale dell'AI appare inequivocabile e gli sviluppi come l'AI agentica, capace di prendere decisioni e agire autonomamente, aprono scenari di forte trasformazione nelle dinamiche aziendali. Accanto a queste opportunità emergono anche alcune criticità che potrebbero rallentarne l'adozione: fabbisogno energetico elevato, modelli di pricing ancora da consolidare e livelli variabili di preparazione organizzativa. Tuttavia, considerando l'ampiezza e la profondità delle applicazioni dell'AI emerse, tali fattori appaiono più come ostacoli temporanei alla crescita che come barriere strutturali.
Gli investimenti significativi nelle infrastrutture digitali e l'espansione dei volumi di dati sostengono ulteriormente la nostra convinzione sullo slancio dell'AI. In prospettiva, le opportunità d'investimento si concentrano non solo su leader tecnologici come NVIDIA e Microsoft, ma anche su un ecosistema più ampio di abilitatori e fornitori di soluzioni.
Michael Guttag, Senior Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments