Il costo nascosto degli errori: come l'online giudica i brand | BusinessCommunity.it
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08/10/2025

marketing

Il costo nascosto degli errori: come l'online giudica i brand

Strazzer (Amabile): gli scivoloni comunicativi possono innescare crisi reputazionali significative che si diffondono rapidamente

Negli ultimi mesi, il dibattito sulla reputazione online dei marchi ha guadagnato nuova rilevanza, alimentato da episodi che evidenziano una verità fondamentale: decisioni aziendali e strategie comunicative inadeguate possono avere ripercussioni profonde e difficili da sanare. Il pubblico digitale si è trasformato in un vero e proprio "tribunale pubblico", capace di elevare i marchi percepiti come autentici e di sanzionare severamente quelli che mostrano incoerenza o scorrettezza.
Il caso di Amabile, il marchio fondato da Martina Strazzer, è emblematico di come la narrazione di un brand possa scontrarsi con la realtà. La questione è emersa a seguito del mancato rinnovo contrattuale a una dipendente incinta. Inizialmente, la vicenda era stata presentata come un esempio virtuoso di supporto alla maternità, ma ha presto catalizzato l'attenzione mediatica assumendo connotazioni negative. La problematica non risiede tanto nella decisione gestionale in sé, quanto nella palese discordanza tra l'identità dichiarata del brand – giovane, inclusiva e attenta alle persone – e la percezione delle modalità poco trasparenti con cui è stata gestita la risorsa. Nel panorama digitale odierno, dove la brand storytelling è costantemente confrontata con i fatti, questa discrepanza ha scatenato una crisi reputazionale.

Le ricadute sulla brand reputation di Amabile sono state immediate e significative. Si è registrata una perdita di fiducia da parte della community, che ha percepito una netta mancanza di coerenza tra i valori promessi e le azioni effettivamente compiute. Le reazioni social hanno incluso un calo di follower sia sulla pagina ufficiale del marchio che sul profilo personale della fondatrice, accompagnato da una cascata di critiche, appelli al boicottaggio e commenti negativi. Questo ha amplificato l'effetto negativo, poiché quando un marchio è strettamente legato alla figura del suo fondatore, gli errori del singolo si riflettono inevitabilmente sull'intero brand.

I dati provenienti dai social media confermano l'ampiezza del fenomeno. Il profilo Instagram di Martina Strazzer (@martinastrazzer) ha subito una drastica flessione di follower, passando da 767.399 a 746.660 dall'inizio della controversia, con un calo di -2.18K nell'ultima settimana e -17.76K nell'ultimo mese, mostrando un incremento marginale di soli due follower nello stesso periodo. L'enorme clamore suscitato e l'attesa di una dichiarazione ufficiale hanno però catalizzato l'attenzione, portando numerosi utenti a monitorare il profilo di Martina Strazzer. Le fluttuazioni nell'Influencing Value, una metrica che misura l'impatto di un influencer, sono state direttamente correlate all'interesse del pubblico, che attendeva aggiornamenti e chiarimenti; a pochi giorni dalla pubblicazione dei video di spiegazione, la metrica ha comunque registrato un calo, pur rimanendo sopra la media di altri creator simili.

Anche il profilo Instagram di Amabile Jewels (@amabilejewels) ha mostrato segnali negativi, passando da 300.809 follower prima dell'episodio a 294.990, con una perdita di -4.76K follower nel corso del mese e nessuna nuova acquisizione. Su TikTok, l'account Team Amabile (@teamamabile) ha perso circa 300 follower in una settimana e 2.8K in un mese. Il contenuto che ha registrato le migliori performance è stato proprio quello in cui l'azienda ha fornito chiarimenti sulla vicenda, a riprova di quanto la crisi abbia polarizzato l'attenzione del pubblico e acceso il dibattito sulla reputazione del brand.


Dopo un mese di silenzio, Martina Strazzer ha pubblicato tre video esplicativi, ciascuno dei quali ha superato il milione di visualizzazioni, nonostante la sua base di follower fosse di 746K. Questo dato dimostra che l'episodio ha travalicato la sua community abituale, amplificando l'eco della crisi anche al di fuori della cerchia di utenti già legati al marchio. In sintesi, i numeri relativi a follower, engagement e visualizzazioni evidenziano in modo inequivocabile l'entità del fenomeno e la sua influenza sulla brand reputation, sia su Instagram che su TikTok

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