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01/10/2025

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Economia più umana: il 45,9% degli italiani si definisce cittadino attivo

Di Montigny (Grateful Foundation): ricerca nazionale rivela la domanda di un modello economico che metta al centro persone e sostenibilità

La richiesta di un'economia che superi la logica del profitto per abbracciare il benessere delle persone arriva forte e chiara dagli italiani. Il GF Report, prima indagine nazionale dedicata al futuro del sistema economico globale, traccia il profilo di un Paese che vuole cambiare paradigma.
La ricerca, condotta da Grateful Foundation ETS con Metrica Ricerche del Gruppo TradeLab, ha analizzato le opinioni di 1000 cittadini di tutte le età - dalla Generazione Z agli over 55. L'iniziativa ha ricevuto il sostegno di Human Economic Forum, I-AER, Skuola.net e University Box.

I numeri delineano una società in trasformazione. Il 45,9% del campione si identifica come cittadino attivo, mentre il 38% si riconosce nel ruolo di consumatore consapevole. Le aspettative per il futuro si dividono: metà degli intervistati immagina un'economia dominata da tecnologia e automazione, ma aumenta chi spera in sistemi più attenti all'ambiente (24,3%) e alle relazioni umane (18%).
Il cambiamento appare inevitabile per la maggioranza degli italiani. Più del 55% prevede modifiche sostanziali al proprio modo di vivere entro cinque anni, spinte da digitalizzazione e attenzione ambientale. Tre valori emergono come bussola per orientare questa transizione: inclusione per il 34,7%, responsabilità per il 33,7% e capacità di innovare.

L'attenzione verso le imprese si fa più critica e consapevole. Il 52,9% dei cittadini giudica le aziende verificando se mantengono le promesse fatte, mentre più del 45% pone l'impatto sociale tra i parametri di valutazione principali. Cresce inoltre la disponibilità a spendere di più per acquistare prodotti che rispettano criteri etici e ambientali.
Dall'analisi emergono dieci punti fondamentali. I primi cinque evidenziano come il sistema economico attuale venga percepito come squilibrato e bisognoso di riforme profonde; si registra una richiesta diffusa di modelli centrati sull'essere umano e sulla natura; le generazioni più giovani - Gen Z e Millennials - si mostrano particolarmente ricettive al cambiamento; la sostenibilità orienta sempre più le decisioni d'acquisto; aumenta chi accetta prezzi più alti per prodotti eticamente corretti.

Il legame con il territorio assume importanza strategica. Il 64,3% degli italiani considera fondamentale che le aziende contribuiscano al benessere locale - per il 44,2% è molto rilevante, per il 20,1% è indispensabile. La maggioranza (57,9%) riconosce di aver visto esempi positivi di questo impegno, confermando come la dimensione comunitaria sia essenziale per costruire fiducia e credibilità.
«La sfericità rappresenta la continuità evoluta della circolarità: un modello che non si limita a chiudere i cicli, ma li apre a un movimento infinito, inclusivo e rigenerativo, capace di unire tecnologia e progresso, sostenibilità e impatto, umanesimo e benessere», spiega Oscar Di Montigny, Presidente e fondatore della Grateful Foundation.


L'Economia Sferica teorizzata da Di Montigny poggia su elementi strutturali precisi: valorizzazione della persona attraverso dignità e coesione sociale; sostenibilità intesa come strumento per garantire equità e rigenerazione dell'ambiente; innovazione mirata al benessere comune e misurata attraverso parametri etici e di impatto concreto.
Il ruolo delle aziende si ridefinisce completamente: da semplici produttori di ricchezza a promotori di benessere sociale. L'Italia, grazie alla sua tradizione culturale e alla capacità creativa, può diventare il banco di prova per questo modello economico innovativo da esportare nel mondo.


«Il messaggio è inequivocabile: le persone chiedono un'economia che non sia più lineare o piramidale, ma sferica, capace di includere valori, responsabilità e innovazione in un unico orizzonte di senso», sottolinea Di Montigny

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