Packaging di lusso: la rivoluzione sostenibile che unisce estetica e responsabilità
D'Arpizio (Bain & Company): il packaging diventa touchpoint strategico tra brand e consumatore, con oltre 30% di soluzioni eco-friendly previste entro tre anni
Il mondo del packaging di lusso sta attraversando una profonda metamorfosi, abbandonando il ruolo di semplice involucro per diventare portavoce di valori, innovazione e sostenibilità. Un recente report di Bain & Company, realizzato in collaborazione con il Gruppo Fedrigoni, rivela come la sostenibilità stia rapidamente trasformandosi da potenziale compromesso a concreto vantaggio competitivo nel settore.
Lo studio "Luxury Packaging: Resolving the Tension Between Creativity and Impact", presentato durante l'evento "Explore - Fedrigoni Creative Summit" a Parigi, prevede che oltre il 30% delle vendite di packaging di lusso utilizzerà soluzioni sostenibili nei prossimi tre anni. L'indagine ha coinvolto più di 500 professionisti della filiera del packaging di lusso tra Europa, Medio Oriente e Africa.
"Il packaging non è più solo un involucro: è un touchpoint dinamico tra il brand e il consumatore", ha dichiarato Claudia D'Arpizio, Senior Partner e responsabile globale Moda e Lusso di Bain & Company. "Bellezza e responsabilità non si escludono a vicenda: convivono, e devono farlo. Oggi è possibile ? e necessario ? offrire entrambe".

Nel settore del lusso, dove l'esperienza sensoriale è fondamentale, l'imperativo della responsabilità ambientale sta ridefinendo il concetto stesso di packaging. I brand più innovativi stanno reinterpretando i principi della sostenibilità attraverso materiali all'avanguardia come carte speciali, polimeri biodegradabili e persino soluzioni derivate dal micelio fungino.
"Ogni giorno assistiamo all'evoluzione di ciò che significa veramente lusso: non solo estetica ed esclusività, ma anche responsabilità, trasparenza e impatto positivo", ha affermato Marco Nespolo, CEO del Gruppo Fedrigoni. "In questo contesto, il packaging diventa un potente simbolo culturale: bellezza che riflette valori e innovazione che abbraccia la sostenibilità".
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la sostenibilità non limita la creatività, ma la amplifica. Il packaging diventa narratore dell'identità di marca, specialmente nell'era digitale, con confezionamenti che integrano QR code, etichette intelligenti e contenuti in realtà aumentata, trasformando l'unboxing in un'esperienza immersiva.
Al centro di questa evoluzione si colloca il Passaporto Digitale del Prodotto (DPP), destinato a diventare uno standard di trasparenza sull'intero ciclo di vita dei prodotti. "Per i consumatori di lusso, la conoscenza è parte del valore", sottolinea D'Arpizio. "Vogliono sapere dove nasce un prodotto, come è stato realizzato e che fine farà".
Tra le azioni più efficaci per migliorare la sostenibilità del packaging, il 43% degli intervistati indica la riduzione di peso e volume, seguita dal riutilizzo delle confezioni (25%), dall'impiego di materiali resistenti e leggeri (17%) e dai design modulari (10%).
Sebbene il quadro normativo europeo stia accelerando questa trasformazione, il vero motore del cambiamento rimangono i consumatori. I brand di lusso più lungimiranti non si limitano ad adeguarsi alle nuove esigenze, ma le anticipano, investendo in ricerca sui materiali, ridisegnando le catene di approvvigionamento e collaborando con esperti per creare soluzioni innovative che uniscano eleganza e sostenibilità.