eCommerce B2B 2025: l'82% delle aziende deluse dalle promesse dei provider digitali
Studio Shopware-Casaleggio rivela il gap tra aspettative e realtà nella digitalizzazione aziendale
L'eCommerce B2B sta vivendo una fase di forte espansione, guidata dalla crescente domanda di efficienza digitale e dall'emergere di una nuova generazione di buyer aziendali che richiedono esperienze d'acquisto fluide, personalizzate e omnicanale. Tuttavia, questo sviluppo è accompagnato da sfide significative nella gestione dei progetti di trasformazione digitale.
Uno studio condotto da Shopware, piattaforma open-source per l'eCommerce, in collaborazione con Casaleggio Associati, mette in luce le principali criticità che le aziende affrontano nel processo di digitalizzazione dei canali B2B e la crescente necessità di coerenza tra promesse, tecnologie implementate e risultati effettivi.
La ricerca evidenzia un dato allarmante: l'82% dei merchant dichiara che il risultato finale nella creazione del proprio eCommerce B2B non corrisponde alle promesse iniziali dei provider. Le aziende si trovano a navigare in un labirinto di dichiarazioni fuorvianti sulle funzionalità offerte (63%), promesse di tempi di consegna irrealistici (59%) e mancanza di referenze trasparenti e verificabili (51%).

Questa scarsa trasparenza nei processi di selezione ha conseguenze dirette sui costi e sulla governance tecnologica. Quasi il 40% delle aziende intervistate ha dovuto affrontare spese impreviste legate a integrazioni complesse o a un supporto post-implementazione inadeguato.
Emerge inoltre un paradosso strategico: sebbene il 35% delle aziende consideri la personalizzazione un fattore decisivo nella scelta della piattaforma, il mercato propone prevalentemente soluzioni standardizzate che richiedono un costoso adattamento delle strutture aziendali. In un contesto in cui i buyer B2B cercano esperienze autonome, omnicanale e fluide, la mancanza di libertà operativa rappresenta un significativo limite strategico.
Per affrontare queste sfide, lo studio suggerisce l'adozione di piattaforme aperte e un approccio composable, basato su architetture open-source, headless e API-first, che offrono maggiore controllo e libertà di evoluzione.
In linea con questa visione, Shopware ha sviluppato tecnologie che, oltre a ridurre i costi, valorizzano l'interazione e rafforzano la fedeltà al brand. Tra queste, l'AI generativa per automatizzare la creazione di contenuti e migliorare la customer experience, e il Digital Sales Room, una modalità che riproduce online l'esperienza di vendita assistita, integrando live session, video e cataloghi interattivi.
"Serve un cambio di passo: le imprese non cercano più semplici fornitori, ma partner capaci di accompagnarle in percorsi digitali complessi, con soluzioni trasparenti, sostenibili e su misura", sottolinea Silvia Ravanelli, Account Executive di Shopware in Italia. "Il futuro del B2B è digitale, ma per crescere in modo sostenibile servono scelte consapevoli e strumenti flessibili. L'e-commerce tra imprese non può più basarsi solo su logiche B2C adattate: servono architetture realmente personalizzabili, aperte e scalabili".