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30/04/2025

digital

Minacce cyber basate sull'AI: un incubo per le aziende europee nel 2025?

Karsenti (Palo Alto Networks): di fronte a questo scenario, si assiste a una forte transizione verso la platformization, che consente alle aziende di semplificare i processi e rafforzare le difese contro le minacce in continua evoluzione

Una nuova ricerca di Palo Alto Networks, leader globale nella cybersecurity, mette in luce una preoccupante tendenza: due terzi (66%) delle aziende europee considerano le minacce basate sull'AI come il rischio informatico più grande entro il 2025. Questo dato allarmante solleva interrogativi sulla preparazione delle imprese ad affrontare le sfide future. La complessità tecnologica e la mancanza di interoperabilità rappresentano ostacoli significativi per oltre la metà degli intervistati (55%), evidenziando l'urgenza di semplificare i sistemi di sicurezza. È necessario un approccio più integrato per contrastare efficacemente gli attacchi in continua evoluzione. A livello settoriale, i servizi finanziari (inclusi quelli assicurativi) e i servizi professionali (compresi quelli scientifici e tecnici) emergono come i più vulnerabili. In entrambi i settori, più della metà degli intervistati (58%) indica la complessità tecnologica e la scarsa interoperabilità come sfide principali. Le minacce basate sull'AI destano particolare preoccupazione, con il 79% degli intervistati del settore finanziario e il 73% di quello professionale che le considerano problematiche.

L'indagine, condotta da Vitreous World per Palo Alto Networks, ha coinvolto dirigenti e professionisti senior della sicurezza in Europa. L'analisi si concentra sulla frammentazione tecnologica, sull'interoperabilità, sul consolidamento degli strumenti, sull'AI e sulle sfide legate all'implementazione di strategie di sicurezza avanzate. Oltre ai settori già citati, sono stati presi in esame anche l'IT, le comunicazioni, il manifatturiero e il commercio all'ingrosso, al dettaglio e la riparazione di autoveicoli. Oltre alla complessità tecnologica e alla mancanza di interoperabilità, un altro ostacolo significativo è rappresentato dalla gestione di un numero eccessivo di fornitori e strumenti di protezione, menzionato da oltre un terzo (35%) degli intervistati. Ulteriori risultati della ricerca rivelano un quadro complesso:
- Nonostante la crescente consapevolezza dei rischi legati all'AI, il 94% degli intervistati si dichiara fiducioso nella sicurezza delle applicazioni di AI utilizzate nelle proprie attività. Il settore manifatturiero è quello che esprime la maggiore fiducia (98%).


- Le aziende europee stanno integrando sempre più l'AI nelle loro strategie di sicurezza, con l'83% degli intervistati che si dichiara fiducioso di utilizzare la tecnologia al massimo del suo potenziale. Il settore del commercio all'ingrosso, al dettaglio e riparazione di autoveicoli è il più ottimista in questo senso (88%). - La frammentazione tecnologica continua a ostacolare l'efficacia della cybersecurity in Europa: il 50% degli intervistati concorda sul fatto che le soluzioni frammentate limitano la capacità di affrontare le minacce e di trasformare la sicurezza. Il settore più colpito è quello dei servizi professionali (61%). - La frammentazione tecnologica ha conseguenze operative, tra cui l'aumento delle spese di formazione (45%) e di approvvigionamento (44%). Il settore dei servizi professionali segnala più frequentemente l'incremento dei costi di formazione (55%). - La frammentazione incide anche sulle risorse umane, aumentando i carichi di lavoro per gli operatori della sicurezza (47%) e i livelli di turnover del personale (39%). I servizi finanziari sperimentano il maggiore impatto dell'aumento dei carichi di lavoro (57%), mentre i servizi professionali registrano i più alti livelli di turnover (45%).

- Il 90% delle organizzazioni europee considera prioritario semplificare e integrare gli stack tecnologici nel corso di quest'anno, a causa delle inefficienze dei costi e della scarsa interoperabilità derivanti dalla frammentazione. I settori del commercio e dei servizi finanziari mostrano la maggiore urgenza (97%). - Sebbene il 90% delle organizzazioni europee si dichiari aperto a un approccio alla sicurezza basato su piattaforma, solo il 40% ha consolidato, completamente o in maggior parte, le proprie soluzioni di cybersecurity su piattaforme di sicurezza. Nonostante tutti gli intervistati del commercio all'ingrosso, al dettaglio e della riparazione di autoveicoli (100%) si dichiarino favorevoli alla platformization, solo il 42% ha completamente o per lo più consolidato le proprie soluzioni. Questo divario tra intenzioni e azioni evidenzia una sfida significativa. "È evidente che l'emergere di minacce basate su AI ha condotto a un significativo aumento delle preoccupazioni per le organizzazioni europee; tuttavia, in molte stanno lottando per definire strategie di sicurezza efficaci ed efficienti per combattere questo rischio crescente", afferma Thierry Karsenti, Vice-President EMEA & LATAM Systems Engineering di Palo Alto Networks. "Di fronte a questo scenario, si assiste a una forte transizione verso la platformization, che consente alle aziende di semplificare i processi e rafforzare le difese contro le minacce in continua evoluzione".


Il percorso da seguire è chiaro: le aziende devono unificare le proprie difese e sfruttare l'AI all'interno delle proprie posture di sicurezza per proteggersi dalle minacce che sfruttano questa stessa tecnologia.

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