Trebotti: vini bio, sostenibili e con una storia incredibile - Vinitor Sapiens
Botti (Trebotti): innovazione e sostenibilità al centro della filosofia aziendale.
La straordinaria storia della Cantina Trebotti, situata nella Tuscia, a Castiglione in Teverina (VT), nasce dalla volontà dei tre fratelli Botti. Cresciuti tra la metropoli romana e la campagna veneta, figli di madre veneta e padre di origini toscane, rappresentano un mix perfetto. Ludovico Maria Botti, agronomo laureato all'Università della Tuscia di Viterbo, guida l'azienda.
La filosofia aziendale
Non c'è vino senza uva, per questo la materia prima è da sempre al centro delle nostre attenzioni. Dalla tradizione famigliare ereditiamo la passione per la natura, la vigna e il vino - spiega Ludovico, che collabora con università e centri di ricerca, essendo stato incluso tra i 12 migliori giovani agricoltori italiani secondo il Ministero dell'Agricoltura (premio "nuovi fattori di successo" 2012).

"Con passione e professionalità sperimentiamo e innoviamo per produrre in maniera "buona, pulita e giusta". Per produrre grandi vini di qualità coltiviamo il Grechetto, il Violone, il Sangiovese e l'Aleatico, vitigni autoctoni del terroir della Tuscia. Unica eccezione, il Manzoni Bianco, vitigno creato negli anni '30 dal nostro esimio parente Prof. Luigi Manzoni, pioniere e preside della scuola enologica di Conegliano Veneto. Dalle eruzioni del Bolsena, il lago vulcanico più grande d'Europa, nascono i nostri vini esplosivi."
I vini vulcanici e la FIVI
Uno dei punti di forza della cantina è l'utilizzo dei ricchi suoli vulcanici, che conferiscono mineralità ed eleganza ai vini. "Queste caratteristiche tipiche dei vini vulcanici garantiscono grande longevità al vino.
Da anni facciamo parte con orgoglio della FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Noi vignaioli coltiviamo solo la nostra uva e imbottigliamo il nostro vino. Seguiamo direttamente tutte le fasi della produzione dalla vigna alla bottiglia. Siamo custodi e promotori del nostro territorio, difendiamo il paesaggio. Noi ci mettiamo la faccia, il consumatore può venire a trovarci, conoscerci e così diventare co-produttore, comprando responsabilmente."
Ludovico fa parte del nuovo Consiglio Nazionale FIVI, guidato dalla presidente Rita Babini. La cantina produce circa 35mila bottiglie, con uve provenienti dai suoi 10 ettari; il 90% è venduto in Italia (vendita diretta e canale Horeca), il restante esportato, principalmente in Belgio e Olanda.
Biocertificazione, sostenibilità e innovazione
Trebotti è bio-certificata da oltre vent'anni. "Coltiviamo con metodi naturali innovativi, senza prodotti chimici di sintesi. Molti non sanno che l'agricoltura è tra i principali responsabili delle emissioni che causano i cambiamenti climatici. Lo dico con orgoglio: siamo leader in Italia per innovazione ed ecosostenibilità. Siamo stati tra i primi in Italia a misurare e certificare la carbon footprint dei nostri vini."
Tra le innovazioni sostenibili: il progetto Vini 3S Sostenibili-Senza-Solfiti (Incrocio Manzoni, Grechetto, Aleatico e Sangiovese); le etichette salvagoccia; il packaging riciclabile; e l'utilizzo di carta riciclata. "Nei nostri vigneti, caratterizzati da forti pendenze siti a 300 metri slm, coltiviamo 5 varietà di uva grazie alle quali realizziamo 10 vini bio sostenibili"; tra questi, Incanthus Tuscia Grechetto DOP - Bianco BIO, Gocce Violone DOP Tuscia - Rosso BIO, 3S L'Incrocio, Lazio Manzoni IGP- Bianco BIO senza solfiti e 3S L'Ancestrale Lazio Manzoni Spumante Metodo Classico Ancestrale Brut Millesimato Senza Solfiti.
Il progetto Kikkiduri a Pantelleria
Trebotti collabora con università ed enti di ricerca. Ludovico ha collaborato con il Prof. Riccardo Valentini (premio Nobel per la Pace 2007), avviando una collaborazione che ha portato l'azienda a certificarsi Carbon Neutral nel 2019.
Un progetto a Pantelleria, prevede la creazione di un living lab per un'agricoltura sostenibile. "Abbiamo iniziato a sperimentare, con vinificazioni particolari ed il primo nato ufficialmente messo sul mercato è il *Mutatis Mutandis spumante metodo classico da zibibbo vinificato in Tuscia. Nel 2021 per la prima volta abbiamo deciso dopo alcune sperimentazioni di produrre il metodo classico di zibibbo con la sboccatura alla volée."
La vendemmia avviene a fine agosto; le uve vengono lavorate alla Trebotti. "Il mosto dello zibibbo scende giù in cantina per gravità nel serbatoio d'acciaio dove fermenta protetto dalle ossidazioni per mantenere intatti i profumi dell'isola.
Dopo qualche mese sulle fecce fini, il vino così ottenuto viene inoculato ed imbottigliato per fare la rifermentazione in bottiglia con la presa di spuma e affinamento di almeno nove mesi, prima di affrontare la degorgiatura alla volée."
L'evento a Milano
L'11 aprile, presso l'Aula del Senato Accademico dell'Università Statale di Milano, nell'ambito della Design Week, si terrà una conferenza su ICT, AI & Robotics per lo sviluppo economico e la sostenibilità, dove verranno presentate le bollicine Mutatis Mutandis di Pantelleria, presentate da Ludovico Maria Botti.
