Competenze chiave dei manager: tra stress, feedback e formazione
Castellani (Cegos Italia): L'indagine rivela che la formazione dei manager è cruciale per affrontare le sfide aziendali.
I manager del futuro devono saper motivare i team, gestire lo stress e promuovere l'innovazione. Un terzo dei manager (34%) indica come prioritaria la capacità di motivare e ispirare le persone, gestendo il cambiamento in modo positivo. Subito dopo, si colloca la capacità di gestire lo stress e mantenere un equilibrio tra obiettivi aziendali e benessere del team (33%), mentre il 21% dei leader ritiene cruciale il saper innovare e vedere oltre le sfide attuali.
Il feedback è essenziale: il 67% dei manager richiede frequentemente feedback per migliorare i processi operativi. Tuttavia, un manager su tre (29%) adotta approcci meno strutturati. Solo il 22% si sente sicuro nel fornire feedback mirati.
La delega è altrettanto importante: un quarto dei manager delega in modo strategico, mantenendo il controllo sugli aspetti critici, il 20% si basa sull’analisi dei carichi di lavoro e le competenze specifiche, mentre il 18% sull’equilibrio dei compiti per evitare sovraccarichi.

Per motivare i team, il 28% dei manager lavora sull'equilibrio tra aspettative ed esigenze dei collaboratori, il 24% sulla comunicazione positiva e il riconoscimento dei contributi del singolo, mentre il 21% punta su rispetto e autonomia.
La survey "Essere manager: tra formazione e realtà operativa", condotta da Cegos Italia, rivela che il 50% dei manager ritiene adeguato l’investimento formativo aziendale, mentre il 36% lo giudica insufficiente e il 7% afferma che non sia previsto affatto.
Alla prima assunzione del ruolo, il 41% dei manager non ha ricevuto alcuna formazione, mentre il 9% ha optato per l’autoformazione gratuita o ha investito a proprie spese. Tra i Neo manager, l'autoformazione si attesta al 16% vs il 5% dei manager con oltre 10 anni di esperienza. Per i manager che si sono formati per la prima esperienza nel ruolo, la formazione è stata pianificata principalmente dall’azienda (60%).
“Chi sceglie la via di non investire in formazione per i profili di guida fa una scelta poco lungimirante e si avventurerà verso un sentiero rischioso” ha commentato *Emanuele Castellani, Executive Board Member del Gruppo Cegos e CEO di Cegos Italia.
Il ruolo del manager richiede la capacità di affrontare molteplici sfide: il bilanciamento tra strategie aziendali e operatività (43%), la creazione di ambienti motivanti (38%) e l’equilibrio tra responsabilità individuali e lavoro di squadra (34%). Seguono la gestione dei conflitti (33%), il Time Management e l’integrazione tra autorità e autorevolezza (29%).
Nonostante il 64% abbia seguito corsi organizzati dall’azienda, 1 manager su 2 fatica ad applicare quanto appreso durante i programmi di leadership. Percentuali similari anche per i programmi di comunicazione: il 47% dichiara di non riuscire sempre ad applicarle.
Sul fronte dell'organizzazione del lavoro e innovazione:
- Flessibilità e modelli ibridi: il 50% ritiene che i modelli ibridi siano adatti alla maggior parte delle situazioni lavorative;
- Innovazione: il 46% dei manager ritiene che l’azienda la incoraggi in misura significativa;
“In un ecosistema ideale, un manager efficace dovrebbe bilanciare abilità interpersonali, gestionali e tecniche per affrontare le complessità” conclude *Emanuele Castellani.
Le leve per una gestione ottimale delle dinamiche dei team:
- Definizione di ruoli e responsabilità: il 72% dei manager privilegia una struttura chiara;
- Decisioni impopolari: il 26% le trasmette chiaramente affinché siano compresi i benefici a lungo termine;
- Gestione dei problemi legati alle attività del team: il 39% sceglie la via dell’equilibrio;
- Risoluzione dei conflitti: il 26% preferisce una risoluzione discreta e autonoma;
- Disponibilità e comunicazione: sempre contattabili in 3 casi su 4 e promotori del dialogo;