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26/03/2025

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Azienda agricola Demarie: storia, vini e sguardo al futuro nel cuore del Roero - Vinitor Sapiens

Una storia di famiglia, vini di eccellenza e impegno per la sostenibilità

Per chi conosce questa parte del Piemonte, Vezza d'Alba è un gioiello del Roero, che occupa un posto di primo piano nella storia e nella produzione di alcuni dei vini più noti e ricercati al mondo. Posto alla sinistra del fiume Tanaro, il Roero è un territorio formato da 23 comuni nel cuore del Piemonte, a metà strada tra Asti e Cuneo. Si tratta della Terra dei Savoia, che assume la denominazione "Roero" dalla nobile famiglia astigiana protagonista delle sue vicende storiche sin dal Medioevo. Un piccolo paradiso di colline e vigne, con profili ora ripidi, ora dolci, caratterizzato da terreni sabbiosi e ricchi di residui di fossili marini. Sui pendii meglio esposti, i vigneti coltivati nell'antico sistema di impianto a guyot si alternano a frutteti rigogliosi. Ricchi noccioleti, seminativi nella parte pianeggiante, boschi e "rocche" giallo ocra rendono il Roero una bellezza discreta, affascinante ed unica nel suo genere.


La storia dell'Azienda Agricola Demarie Giovanni

In questo scenario nasce la storia e il successo dell'Azienda Agricola Demarie Giovanni di Demarie Aldo. "L'azienda agricola è stata avviata da mio nonno Bartolomeo nei primi del ?900. Alla sua scomparsa, fu divisa tra i suoi 10 figli. Mio padre Giovanni ha fondato la cantina nel 1957, poi passata a me e mio fratello Aldo nel 2000", racconta Paolo Demarie. Una scommessa - per l'economia dell'epoca - quella di investire nel settore vinicolo. Giovanni, suo figlio, è anch'egli coinvolto nell'azienda. Da allora l'azienda ha continuato a crescere sulle solide fondamenta costruite dal nonno, con la filosofia che ha sempre caratterizzato il loro lavoro: una produzione tradizionale e genuina, con un'attenzione particolare alla tutela della biodiversità. I nipoti del fondatore stanno sviluppando passo passo la crescita dell'azienda.

Produzione e vini dell'azienda Demarie

Azienda familiare alla terza generazione, produce circa 200.000 bottiglie (30 ettari di proprietà e in affitto) per poter lavorare solo uve proprie, di cui il 60/70% commercializzate all'estero. Produce tutte le varietà principali del territorio, in uno stile classico ma anche con prodotti di cui Paolo Demarie è pioniere in Piemonte. Parliamo dell'Orange da Arneis 100% Sabbia e del Pet-Nat, sempre da Arneis, e del Pet-Nat Rosè da Arneis e Nebbiolo - un metodo ancestrale. Vini di altissimo livello che godono di un ottimo riscontro all'estero. Il "Luigi" è proposto all'Armani Wine Bar di NY e Tokyo, oltre al Pet-Nat Luigi Rosé da Arneis e Nebbiolo. Il Barolo - altro classico - viene dal vigneto di La Morra - Santa Maria MGA - e il Barbaresco da Neive - MGA Serracappelli e Canova, entrambi dallo stile molto classico con affinamenti in botti grandi di Slavonia. Le Riserve, solo nelle annate migliori, escono dopo lunghissimi affinamenti (da poco in commercio la 2015 di Barbaresco e la 2015 - 2010 di Barolo). "Ci teniamo a precisare che i nostri portabandiera sono il *Roero Arneis ed il Roero Riserva (oltre al CRU e più importante MGA del Roero: Valmaggiore) oltre la Barbera d'Alba. Siamo certificati Biologici dal 2020"*.


Sostenibilità e innovazione

Nel 2013 viene costruita la nuova cantina: un edificio verde con pannelli solari e un sistema naturale di riciclo dell'acqua. Nel 2020 la prima vendemmia biologica. Il Roero Arneis D.O.C.G. è il primo vino 100% biologico in vendita. Prodotti di tale qualità sono venduti in Usa, Svezia, Danimarca, Belgio, Giappone. In Italia la distribuzione avviene nel canale ho.re.ca. e presso la cantina.

Etichette e futuro dell'azienda


"Abbiamo solo 2 vini con nomi di fantasia, gli altri sono tutte D.O.C. e D.O.C.G. del Piemonte. L'etichetta classica fonde elementi della bandiera del nostro Comune ed elementi riconducibili alla nostra famiglia, la bozza è stata fatta da me e mio fratello e poi uno studio grafico locale l'ha realizzata. L'etichetta del vino Sabbia è opera di mio fratello, mentre l'etichetta del vino Luigi nasce da una mia bozza poi ripresa da un artista locale".

Quali sfide per i prossimi 3-5 anni? "Vogliamo mantenere stabile la produzione e crescere in qualità e notorietà. Sembra semplice ma richiede impegni, dedizione e continuo apprendimento", chiosa Paolo Demarie.
"Potature più corte, inerbimento sotto fila per mantenere umidità, rippatura a filari alterni, defogliazione limitata per favorire ombreggiamento."

Insomma, una bella realtà, di grande valore. Per chi volesse, l'appuntamento al prossimo Vinitaly a Verona è al Padiglione Piemonte (10 m²).

Federico Unnia



Aures Strategie e politiche di comunicazione



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