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12/03/2025

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Come colmare il gap di alfabetizzazione finanziaria femminile

Giordani (Associazione Civita): educazione finanziaria cruciale per l'empowerment

Il divario nell'alfabetizzazione finanziaria tra uomini e donne continua a rappresentare un ostacolo significativo all'indipendenza economica femminile, nonostante i progressi legislativi e sociali. Questo è quanto emerge dall'evento "Consapevolezza economica: strumenti per l'empowerment femminile" organizzato dall'Associazione Civita in collaborazione con Edison.
I dati presentati dalla FEDUF (Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio) rivelano che oltre il 60% delle donne riesce a rispettare il proprio budget, contro poco più del 40% degli uomini. Inoltre, le donne tendono a indebitarsi meno e sono più propense a cercare consigli professionali per gli investimenti. Tuttavia, solo il 25% delle italiane prende decisioni finanziarie in famiglia, principalmente donne separate, divorziate o vedove.
Il gender gap in ambito finanziario si inserisce in un contesto più ampio di disparità di genere in Italia. Secondo Bankitalia, se l'occupazione femminile raggiungesse il 60%, il PIL italiano crescerebbe di circa 7 punti percentuali. Il rapporto Global Gender Gap del World Economic Forum posiziona l'Italia all'87° posto su 146 paesi, con un punteggio del 70,3%, in calo di otto posizioni rispetto all'anno precedente.


L'evento ha sottolineato come l'educazione finanziaria non sia solo una questione tecnica, ma un vero e proprio strumento di emancipazione. Simonetta Giordani, Segretario Generale di Associazione Civita, ha affermato: "È fondamentale diffondere la cultura finanziaria e garantire che le donne abbiano gli strumenti per prendere decisioni informate, sia nella gestione del proprio reddito e patrimonio, sia nella capacità di pianificare il futuro".

Giordani ha evidenziato l'importanza di promuovere percorsi di educazione finanziaria che partano dalle scuole, coinvolgano le università e si estendano agli ambienti di lavoro. Ha inoltre sottolineato la necessità di creare programmi di mentoring, sviluppare iniziative di formazione personalizzata e rendere disponibili strumenti digitali per facilitare l'accesso a informazioni finanziarie chiare e affidabili.
Giuseppina Cataldi, Diversity and Inclusion Manager di Edison S.p.A, ha dichiarato: "In Edison crediamo che iniziative come quella di oggi siano importanti per fornire l'accesso a strumenti concreti di autonomia e consapevolezza. L'educazione finanziaria è uno di questi, un pilastro fondamentale per il rafforzamento dell'empowerment femminile".

Cataldi ha sottolineato il ruolo chiave delle aziende nel promuovere iniziative che non solo sensibilizzino su questi temi, ma che favoriscano la partecipazione attiva delle donne nella gestione delle risorse economiche, sia a livello individuale che sociale.


L'evento ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo aziendale, accademico e politico-istituzionale, tra cui Valentina Panna di FEDUF, Magda Bianco di Banca d'Italia, Veronica Buonocore di Young Women Network, Alfonso Celotto dell'Università degli Studi Roma Tre e Marcello Presicci della Scuola Politica "Vivere nella Comunità".
In conclusione, l'evento ha evidenziato la necessità di un impegno sinergico tra istituzioni, aziende e terzo settore per colmare il divario di genere nell'alfabetizzazione finanziaria e promuovere l'indipendenza economica femminile come motore di crescita per l'intera società.


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