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26/02/2025

economia

La Germania perde il suo lustro: il gigante economico europeo vacilla

Pisani e Keller (Candriam): urgono investimenti per 1.400 miliardi di euro

Tra il 2005 e il 2017, la Germania si distingueva nel panorama dell'Eurozona per la sua potente industria, solide quote di mercato e rigore fiscale. Il PIL tedesco cresceva del 10% più velocemente rispetto al resto della regione, rendendo il modello di co-gestione sociale (Mitbestimmung) un esempio da seguire.
Oggi lo scenario è radicalmente mutato. L'economia tedesca stagna, rimanendo indietro rispetto ai partner europei. Mentre la maggior parte dei paesi dell'Eurozona è tornata ai trend di crescita pre-pandemia, il PIL della Germania è ancora inferiore di oltre il 6%. Dal 2019, in termini reali, non si registrano progressi significativi.


Il settore industriale si muove al rallentatore


L'industria, motore della crescita tedesca, è in fase di stallo. Il settore automobilistico, che rappresenta quasi il 5% del PIL e il 16% delle esportazioni di beni, affronta molteplici sfide: il rallentamento della domanda europea, la concorrenza dei produttori cinesi e l'aumento dei prezzi dell'energia. La produzione industriale nei settori ad alta intensità energetica, in particolare la chimica, è diminuita di quasi il 20% dall'inizio del 2022.




Un urgente bisogno di investimenti


La BDI (Federazione dell'industria tedesca) ha lanciato un allarme: sono necessari investimenti per 1.400 miliardi di euro entro il 2030 per rilanciare la competitività dell'industria tedesca. Sorprendentemente, si suggerisce che un terzo dei fondi provenga dal settore pubblico.
La classe politica tedesca sembra divisa sulla questione. Il cancelliere Olaf Scholz ha recentemente sostituito il Ministro delle Finanze Christian Lindner, strenuo difensore del freno al bilancio. Anche la Bundesbank e il Sachverständigenrat sembrano favorevoli a una maggiore flessibilità fiscale.
Tuttavia, modificare le regole fiscali richiederebbe una maggioranza qualificata di due terzi nel Bundestag, difficile da raggiungere nell'attuale clima politico. Nonostante ciò, un allentamento delle regole potrebbe fornire maggior margine di manovra al prossimo governo, potenzialmente guidato dalla CDU.


Il futuro della Germania e dell'Europa dipenderà dalla capacità dei tedeschi di eleggere partiti disposti a investire nelle infrastrutture fisiche e sociali necessarie per rilanciare la competitività del paese. Questa scelta sarà cruciale non solo per la Germania, ma per l'intera Europa.

Florence Pisani, Chief Economist e Stefan Keller, Senior Multi-Asset Strategist di Candriam



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