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11/12/2024

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Bancassicurazione: un potenziale inespresso? Italiani disinformati, ma i giovani aprono alla fiducia

Panarelli (EY): i giovani, target chiave per la bancassicurazione, cercano soluzioni innovative e digitali

Un nuovo studio condotto da EY, in collaborazione con SWG, e presentato oggi, rivela un paradosso nel mercato italiano della bancassicurazione: nonostante una diffusa disinformazione sul tema, emerge una crescente fiducia e propensione all'acquisto, soprattutto tra i giovani. L'indagine "Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti", condotta su un campione di oltre 1000 italiani tra i 25 e i 74 anni, mette in luce le tendenze, le sfide e le opportunità di questo settore. "Nonostante la scarsa conoscenza del concetto di bancassicurazione tra i consumatori italiani, la fiducia e la preferenza per questo modello sono in crescita, soprattutto tra i giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni; il 42% di questi si dichiara propenso a sottoscrivere un prodotto assicurativo - sia di investimento ma anche di protezione dei propri beni (38%) nonché polizze salute e infortuni (34%) - attraverso un canale bancario, un dato superiore di diversi punti percentuali rispetto al totale del campione intervistato. Quello dei giovani emerge, quindi, come un target dall'alto potenziale per la bancassicurazione, che deve pertanto sempre più valorizzare, da un lato, la conoscenza della propria base clienti per offrire soluzioni 'a valore' e, dall'altro, fare leva su tecnologia e interazione digitale per migliorarne la customer experience", commenta Nicola Panarelli, Financial Services Consulting Leader di EY.


Un gap informativo da colmare

Il 37% degli italiani non sa cosa sia la bancassicurazione, ovvero la possibilità di acquistare servizi assicurativi presso una banca. Sebbene il restante 63% ne sia a conoscenza, il 28% ha solo una vaga idea di cosa si tratti. Questo gap informativo si traduce in una scarsa propensione a tutelarsi dagli imprevisti: mentre il 78% degli intervistati riconosce l'importanza di pianificare il futuro, solo il 50% si dichiara effettivamente informato su come proteggersi.

Polizze: tra protezione, investimento e...obbligo


Le polizze assicurative sono viste principalmente come strumenti di protezione dai rischi (45%) e di investimento (29%). Solo il 10% degli intervistati le percepisce negativamente. Tuttavia, emerge una netta differenza tra chi ha sottoscritto polizze vita e chi polizze danni: questi ultimi tendono a considerare l'assicurazione come un obbligo o una necessità (24% contro il 14% del totale).


Preoccupazioni e bisogni degli italiani

Le principali preoccupazioni degli italiani sono l'invalidità (55%), in particolare tra i giovani (60%), e la stabilità lavorativa (36%). La fascia d'età 55-74 anni teme la non autosufficienza e di diventare un peso per i propri cari (52%). Gli strumenti di tutela più apprezzati sono i risparmi in banca (45%), seguiti dalle assicurazioni in caso di morte o invalidità (TCM e LTC), considerate però costose da quasi la metà degli italiani. Al terzo posto, a pari merito, si posizionano i fondi pensionistici e il supporto familiare (28%).

Servizi accessori: la chiave per la bancassicurazione del futuro


La bancassicurazione ha l'opportunità di sviluppare servizi accessori, soprattutto nel ramo danni, per rispondere meglio ai bisogni dei clienti. I servizi più richiesti sono quelli assistenziali legati alla salute (prenotazione visite, telemedicina, consegna farmaci a domicilio), che interessano il 45% degli intervistati, e quelli per la risoluzione di incidenti domestici (invio di un fabbro, assistenza in caso di furto, riparazione vetrate o allagamenti), graditi al 28%. La gestione dei sinistri è invece un punto critico: il 75% degli intervistati ritiene le compagnie assicurative tradizionali più efficienti delle banche in questo ambito.

Fiducia in crescita, soprattutto tra i giovani

Nonostante la generale diffidenza verso banche e assicurazioni, con un voto medio di 5,1 su 10, circa il 30% dei non bancassicurati si dichiara propenso a stipulare una polizza tramite la propria banca. I fattori che influenzano positivamente questa scelta sono la presenza di un unico intermediario (34%), le condizioni economiche vantaggiose (24%) e la fiducia nel consulente finanziario (18%). I giovani, in particolare, rappresentano un target di grande interesse per il settore, aperti a soluzioni innovative e a una maggiore interazione digitale.


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