Gigi Beltrame
L'AI non è minaccia, è un'opportunità, anche l'AI
L'AI non ci renderà schiavi, ma può esaltare il nostro umanesimo, ma l'Italia deve tornare protagonista.
L'irruzione dell'AI nel panorama tecnologico ha scatenato reazioni contrastanti, tra entusiasmo e timore e misuro tutto quanto ogni qualvolta mi trovo a parlarne o a far parlare qualcuno in qualche evento.
Mentre alcuni vedono nell'intelligenza artificiale una minaccia incombente, altri la considerano uno strumento che può amplificare il nostro potenziale umano. La vera minaccia, infatti, non risiede nell'AI, ma nella nostra incapacità di governarla.
La storia ci insegna che il progresso tecnologico non ci ha costretto a disumanizzarci, anzi, ci ha liberato dai lavori più faticosi, aprendo la strada a nuove forme di espressione e sviluppo personale. Dall'agricoltura all'industria, l'automazione ha consentito all'umanità di dedicarsi ad attività più creative e intellettualmente stimolanti.
Perché, allora, temere l'AI?
È vero che alcuni aspetti di questa nuova tecnologia possono destare preoccupazione, ma è altrettanto vero che essa offre opportunità senza precedenti per accrescere il nostro umanesimo. L'AI può diventare uno strumento prezioso per migliorare la qualità della vita, promuovere la conoscenza e affrontare alcune delle sfide più complesse del nostro tempo.
Ma non dobbiamo essere degli spettatori passivi, e vale per i singoli, per le aziende e per le nazioni, e che ci si impegni attivamente nello sviluppo di questa tecnologia. Non possiamo permetterci di lasciare che siano solo gli Stati Uniti e la Cina a dettare le regole del gioco, perché di fatto è quanto sta accadendo, nel senso che con l'AI Act l'Europa vuole provare a mordere il freno, ma l'innovazione non ha tempo da perdere in attesa.
Ogni settimana arriva qualcosa di nuovo e spesso di dirompente: come si fa a regolamentare?
L'AI non è una minaccia, ma un'opportunità per esprimere il nostro potenziale creativo e costruire un futuro migliore per tutti.
Dobbiamo investire nella ricerca, promuovere la formazione e creare un ecosistema favorevole allo sviluppo dell'AI.
Solo così potremo essere i maestri di questa tecnologia, e non i suoi schiavi, anche noi italiani.