Gap generazionale in azienda: giovani vogliono crescere, senior resistono
Molinari (Gility): giovani bramano formazione, serve mentoring incentivante ma senior resistono
La Sfida Multigenerazionale: Formazione Chiave per il Futuro delle Aziende Italiane
Le aziende italiane si trovano di fronte a un bivio cruciale: ignorare le dinamiche complesse tra le diverse generazioni sul posto di lavoro non è più sostenibile. Un'importante ricerca presentata al Forum Risorse Umane 2024 da Gility, learning technology company nata dalla collaborazione tra CDP Venture Capital Sgr e Bper Banca, evidenzia come la capacità di trasformare le differenze generazionali in un vantaggio strategico determinerà il successo futuro delle imprese.
Flavio Molinari, CSO & Co-Founder di Gility, dichiara: "I dati di Gility evidenziano una realtà che non si può e non si deve più ignorare. L’equilibrio tra generazioni diverse all'interno delle aziende è fondamentale. Non si tratta solo di gestire le differenze, ma di farne un pilastro della strategia aziendale. Le nuove generazioni hanno fame di apprendimento e sviluppo continuo, e si aspettano un contesto che le supporti attivamente con percorsi formativi mirati e flessibili. Al contempo, i senior custodiscono un patrimonio di competenze che deve essere valorizzato, e questo richiede una cultura del mentoring incentivante e strutturata." Molinari sottolinea l'importanza di una formazione che favorisca l'incontro e lo scambio tra generazioni, andando oltre il semplice mentoring delle figure senior verso i giovani, ma promuovendo uno scambio reciproco.
Divergenze tra Giovani e Senior: Mentoring in Crisi
La ricerca "La formazione nel mosaico generazionale" di Gility, condotta su 150 aziende italiane, rivela una profonda discrepanza: mentre l'89,7% dei dipendenti junior desidera imparare dai colleghi più esperti, il 92,3% dei rispondenti segnala una resistenza dei senior nel ruolo di mentori. Questa mancanza di condivisione del know-how aziendale rappresenta una sfida critica da affrontare.
Nonostante il 64% delle aziende abbia offerto corsi di formazione negli ultimi tre anni, solo una piccola percentuale ha implementato programmi di mentorship (5,1%) o gruppi di lavoro multigenerazionali (6,4%). La formazione sulle soft skill (30,8%) e il team building (16,7%) sono stati gli interventi più diffusi.
Work-life Balance: Priorità per i Giovani
Il work-life balance emerge come elemento cruciale per i giovani, con il 44,9% che lo considera prioritario. Crescita professionale (29,5%), retribuzione (16,7%) e cultura aziendale inclusiva (9%) seguono nella classifica delle priorità. Questi fattori risultano fondamentali per attrarre e trattenere i giovani talenti.
Formazione Ibrida e Interattiva: le Esigenze dei Giovani
La formazione ibrida, che combina elementi on demand, live e in presenza, è la modalità preferita dal 34,6% dei giovani. L'e-learning on demand (25,6%) e la formazione in presenza (16,7%) mantengono una certa rilevanza, mentre le sessioni live in diretta web (12,8%) e il coaching/mentoring (9%) risultano meno popolari. La realtà virtuale e il metaverso sono ancora marginali (1,3%).
I giovani richiedono contenuti formativi più interattivi e coinvolgenti, con il 56,4% che esprime questa necessità. Il 92,3% dei rispondenti conferma che la formazione è fondamentale per attrarre e trattenere i giovani talenti.
Molinari conclude: "Le nuove generazioni considerano i corsi di formazione non più come un semplice strumento per avanzare all'interno della stessa azienda, ma come un'opportunità fondamentale per sviluppare competenze trasversali che li rendano protagonisti del proprio percorso professionale. Questa visione riflette un cambiamento culturale significativo: i giovani lavoratori cercano di costruire una carriera flessibile e dinamica, mettendo al centro la crescita personale e professionale, indipendentemente dal contesto aziendale in cui operano."
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