Per Assiom Forex eurozona debole, Trump porta incertezza: opportunità nei mercati azionari?
Crescita Eurozona sotto 1%, Cina e India trainano, Trump effetto inflattivo per gli USA
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Prospettive Economiche 2025: Crescita Debole in Eurozona, Incertezza Globale
La crescita del PIL reale nell'Eurozona rimarrà al di sotto dell'1% nel 2025, simile al 2024 (0,8%). I benefici dei tagli dei tassi d'interesse della BCE saranno controbilanciati dal peggioramento del settore industriale e dai possibili effetti negativi delle tariffe imposte dall'amministrazione Trump su import-export e investimenti. I consumi delle famiglie nell'Eurozona rimangono stagnanti, a causa dell'elevata inflazione percepita. Si prevede un modesto aumento della disoccupazione e una continua perdita di valore reale dei risparmi.
In Italia, la crescita attesa è dello 0,5% nel 2025, in calo rispetto allo 0,7% del 2024. Le aspettative e le intenzioni di occupazione peggiorano in industria, costruzioni e servizi. Gli effetti delle tariffe USA, soprattutto sulla Cina, peseranno sulla crescita globale. Cina e India manterranno una crescita superiore alla media, rispettivamente al 4,0% e 6,0%. Regno Unito e Giappone vedranno un leggero miglioramento, all'1,3% e 0,6%.
Inflazione e Politiche Monetarie
La debole crescita nell'Eurozona porterà a pressioni al ribasso sui prezzi, controbilanciate da un aumento dei prezzi di alimentari ed energia. L'inflazione media si attesterà all'1,8%, sotto il target della BCE. Si prevede che la BCE taglierà i tassi sui depositi di 150 punti base nel 2025, portandoli all'1,75%.
Le politiche dell'amministrazione Trump avranno un effetto inflattivo negli USA, a causa delle tariffe, delle restrizioni all'immigrazione e delle aspettative di riduzione delle tasse. L'inflazione media per il 2025 è stimata al 2,8%, simile al 2024 e sopra il target della FED. Lo spazio di manovra della FED è limitato a ulteriori 50 punti base, portando il Fed Funds target range a 4,00/4,25%.
Opportunità e Sfide nei Mercati Azionari
Il 2025 si prospetta come un anno di opportunità e sfide per i mercati azionari, con rapide rotazioni settoriali e aumento della volatilità. Nonostante i rischi di una nuova guerra commerciale, si consiglia di sovrappesare le azioni statunitensi, mantenendo l'attenzione su specifici Paesi europei e sulla Cina.
Gli Stati Uniti beneficeranno di una crescita resiliente, sostenuta dal mercato del lavoro e dalla ripresa dei consumi. L'innovazione, in particolare nell'AI multimodale, attirerà capitali. In Europa, l'inflazione contenuta permetterà alla BCE di adottare politiche accomodanti, sostenendo i settori ciclici. I rischi principali derivano dalla nuova politica commerciale USA. Si consiglia di sovrappesare Dax, Ftse Mib e Ibex.
La Cina potrebbe implementare nuovi stimoli economici. I recenti dati mostrano segnali di ripresa, con miglioramento della crescita e inversione della crescita monetaria. Si prevede un aumento graduale degli stimoli, rendendo interessanti le azioni cinesi, in particolare il CSI300.
Mercati Obbligazionari: Cautela sugli Spread
I collocamenti di titoli governativi nell'area euro saranno in linea con il 2024 (circa 1,3 trilioni di euro). Francia, Italia, Germania e Spagna avranno le emissioni lorde più consistenti. Il Quantitative Tightening (QT) della BCE impatterà sulle emissioni nette, che raggiungeranno il livello record di oltre 840 miliardi di euro. Si prevede un bull steepening della curva dei tassi europei, ma si consiglia cautela sugli spread, a causa del QT e dell'aumento delle emissioni nette.
La Francia desta preoccupazione, con un elevato ricorso a emissioni a breve termine. Si prevede un bear flattening della curva dei rendimenti francesi e un aumento degli spread. L'Italia vedrà una riduzione degli investimenti retail e un aumento del ruolo degli investitori esteri. I rendimenti dei BTP saranno correlati agli indici ITRAXX.
Negli Stati Uniti, l'aumento di deficit e debito non desta preoccupazioni, grazie ai solidi fondamentali economici. Anche la FED è in pieno QT.
Valute e Materie Prime
Il dollaro si è apprezzato grazie al Trump trade, ma le prospettive per il 2025 sono incerte. L'euro è sotto pressione, ma potrebbe resistere. Lo yen potrebbe rivalutare grazie a possibili restringimenti monetari della Bank of Japan. Le commodities currencies saranno influenzate dalla crescita globale e dalle tariffe.
I metalli industriali potrebbero subire correzioni, ma i rischi di ribasso sono limitati. L'oro potrebbe consolidarsi nel 2025, ma i driver di lungo termine rimangono validi. Il petrolio si manterrà su livelli relativamente elevati, grazie ai rischi geopolitici. Il gas naturale rimarrà sensibile all'incertezza sulle forniture russe.