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05/06/2024

idee

Banche italiane in forma smagliante nel 2024: profitti alle stelle e rischi contenuti

Boratti (Scope Ratings): una performance eccellente nel primo trimestre del 2024, nonostante alcuni rischi latenti legati ai crediti d'imposta

banche italiane continuano a generare forti profitti nel primo trimestre del 2024, anche se il picco del margine di interesse netto è ormai alle spalle. I ricavi sono cresciuti, trainati dal forte rimbalzo delle commissioni nette, mentre la crescita delle spese è stata contenuta. Il costo del rischio ha raggiunto un nuovo minimo di 33 punti base, riflettendo la solida performance dei prestiti. Il ROE delle banche italiane si è attestato al 14,5% nel primo trimestre. Nonostante non ci si aspetti che le banche eguaglino i risultati del 2023, potrebbe esserci un potenziale di rialzo derivante da un più lento repricing dei depositi, ritardi nei tagli dei tassi della BCE e un deterioramento meno severo della qualità del credito. L'emendamento del governo al decreto Superbonus ha attenuato i timori di una piena estensione retroattiva della scadenza dei crediti d'imposta legati agli eco-bonus. Tuttavia, il rischio di interventi politici rimane elevato. L'esposizione delle banche a questi crediti d'imposta è significativa in alcuni casi. Le metriche di qualità degli attivi rimangono solide, riflettendo flussi contenuti di NPE.

Sebbene ci siano alcuni primi segnali di peggioramento del credito, i tassi di default rimangono al di sotto del budget delle banche per l'intero anno 2024. L'aumento dei buffer di capitale potrebbe incoraggiare l'attività di M&A. I coefficienti CET1 delle banche sono ulteriormente saliti al 15,3% nel primo trimestre. Alcuni istituti di credito detengono ora notevoli eccedenze di capitale che potrebbero essere utilizzate per rafforzare le loro posizioni di mercato, anche attraverso operazioni di M&A. Tuttavia, gli attuali prezzi di mercato hanno reso irrealizzabili le acquisizioni a prezzi di saldo, mentre le autorità di vigilanza chiedono l'accumulo di capitale. Le metriche di funding e liquidità rimangono solide mentre le banche rimborsano la TLTRO III. Le linee TLTRO III in essere sono state ridotte a 62 miliardi di euro, il 12% del prelievo massimo. Nel frattempo, l'attività di emissione obbligazionaria è stata vivace, poiché le banche aumentano la loro capacità MREL. Nel complesso, il 2024 si prospetta favorevole per le banche italiane, con condizioni operative migliori del previsto. Tuttavia, persistono rischi latenti, come evidenziato dagli sviluppi relativi ai crediti d'imposta ecologici.


Le banche sono ben preparate ad affrontare un graduale peggioramento della qualità degli attivi, avendo previsto tassi di default più elevati rispetto al 2023, pur proiettando un costo del rischio annuale stabile grazie all'accantonamento preventivo e all'elevata copertura.


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