Il potere della leadership - Libro "Fate la pace con il potere"
Luca Baiguini: formule magiche non esistono
Potere vs leadership. Un eterno confronto, arricchito da solide basi argomentative che in questo periodo sembra scricchiolare come mai in passato. Perché questo avviene e, soprattutto, alla lunga, chi primeggerà?
A queste interessanti domande offre una chiave di lettura l'interessante volume Fate la pace con il potere. Contro la retorica della leadership, di Luca Baiguini edito da Egea nel quale l'Autore ci invita a superare la retorica della leadership e a fare i conti con un elemento fondamentale delle relazioni umane: il potere. Per imparare a leggere le organizzazioni per come sono davvero, e non per come ci piacerebbe che fossero.
L'incipit è di non facile contestazione: non sono tempi facili per il potere. Affermazioni come "meno potere e più leadership", elenchi di differenze, riscontrate sul campo o nelle aule di management, tra l'essere capo e l'essere leader e ricette preconfezionate su come condurre un gruppo al successo riempiono libri, articoli, post. La realtà - nelle organizzazioni così come nei rapporti personali - è un'altra.
Il potere esiste, ed ha molte leve per affermarsi e condizionarci.
La critica formulata da Baiguini alla leadership non muove dal presupposto che questa forma di potere sia di per sé stessa in qualche modo peggiore rispetto alle altre. Si basa piuttosto sui due assunti contrari che caratterizzano molta della letteratura manageriale dell'ultimo quarto di secolo: che la leadership sia qualcosa di diverso dal potere (e non piuttosto una delle sue forme) e che essa sia qualcosa di intrinsecamente e costitutivamente migliore.
Secondo l'Autore dovremmo lasciare da parte sia la retorica che imperversa su media e piattaforme social, sia gli atteggiamenti polemici e preconcetti e considerare il potere semplicemente come uno degli elementi costitutivi delle relazioni umane, da un lato, e delle strutture organizzate, dall'altro. Un qualcosa che esiste e che è bene conoscere in profondità per comprendere le dinamiche con cui si esprime, così da utilizzarle per rendere i processi più efficaci. Uno strumento, insomma, o un ingrediente nella ricetta del governo delle organizzazioni, siano essi fabbriche, partiti, team di lavoro, associazioni (e anche, in un certo senso, delle relazioni extra professionali o extra politiche).
Il libro è un tentativo di fare chiarezza, innanzitutto sulle definizioni (che cosa è il potere? che relazione c'è tra leadership e potere? sono davvero due concetti opposti? si escludono l'un l'altro? e dove sta il limite tanto declamato tra esercizio di un potere e leadership? e tra leadership e management? quali sono e come si caratterizzano le aree grigie, in cui i termini tendono a sovrapporsi e a dipendere l'uno dall'altro? è davvero possibile una leadership senza potere?), e poi di fornire un framework analitico utile a chi voglia accostarsi alle dinamiche dei team e delle organizzazioni con consapevolezza e un po' di sano pragmatismo. L'obiettivo che si pone l'Autore è di ridefinire i confini e la sostanza intrinseca del concetto di potere, cui si riconosca un significato più rotondo, completo e articolato e, soprattutto, purificato dai pregiudizi che lo circondano. Che venga accettato come uno degli elementi costitutivi delle nostre relazioni professionali e personali e che, così facendo, la sua gestione diventi un tema di valutazione e di analisi, non di sterile giudizio moralistico. "Questo percorso", spiega Baiguini, "non offre formule magiche per esercitare efficacemente l'arte del potere o quella della leadership.
Formule magiche non esistono. Ogni soluzione semplice a questioni complesse soddisfa quel bisogno di immediatezza, ma anche di controllo sulla realtà che in un ambiente sempre più liquido e sfuggente come sono le imprese e le organizzazioni in questo momento storico caratterizza l'approccio degli esseri umani alla realtà stessa.
Federico Unnia