Mentre le grandi potenze si sfidano, i mercati emergenti vincono
Hepworth (PGIM FI): interessanti i titoli di stato e le tendenze disinflazionistiche
Il mondo sta subendo una rapida trasformazione a causa dell'inasprirsi della competizione tra le grandi potenze: gli Stati Uniti e i loro rivali, soprattutto la Cina. Mentre le due maggiori economie dominano i titoli dei giornali, sono i Paesi emergenti più piccoli ad avere alcune delle opportunità più interessanti per gli investitori obbligazionari in questa "nuova normalità". Gli investitori che cercano di diversificare tra i mercati emergenti troveranno un panorama più complesso rispetto al mondo bipolare e contraddittorio della Guerra Fredda o all'ordine globale basato sul modello occidentale che è emerso in seguito. Ma non devono temere la complessità: l'anno scorso, l'indice JP Morgan EMBI Global Diversified è salito dell'11%.
In generale, i mercati emergenti sono destinati a svolgere un ruolo centrale sulla scena mondiale, in quanto le dinamiche globali spingono le principali potenze a compiere tentativi - soprattutto economici e finanziari - per attrarre queste economie e gli stati in bilico sul fronte geopolitico nelle rispettive sfere di influenza attraverso incentivi positivi come prestiti agevolati, finanziamenti per le infrastrutture, partnership per la supply chain e alleanze tecnologiche.
Gli investitori, tuttavia, non dovrebbero considerare i mercati emergenti come un gruppo uniforme. Essi coprono un ampio spettro in termini di geografia, sviluppo e grado di resilienza. Ciò crea un insieme di opportunità diversificate per i portafogli. Una combinazione oculata di esposizioni ai mercati emergenti potrebbe generare performance interessanti.
Quindi, gli investitori dove possono trovare valore nei mercati emergenti quest'anno?
I titoli di Stato offrono rendimenti interessanti
L'opportunità migliore sembra essere rappresentata dai titoli di Stato dei mercati emergenti in valuta forte, ossia obbligazioni governative emesse da paesi emergenti in valute stabili come il dollaro. Mentre i mercati emergenti continuano a normalizzarsi dopo lo shock pluriennale, le loro economie rimangono resistenti e le esigenze di finanziamento saranno gestibili. Sulla base dei rendimenti attuali, i rendimenti dei titoli di Stato dei mercati emergenti in valuta forte sono già interessanti. Anche un lieve restringimento degli spread potrebbe portare i loro rendimenti totali a due cifre, mentre i rendimenti dei titoli di Stato dei mercati sviluppati "core" sono in calo.
Per restringimento dello spread si intende la riduzione della differenza di rendimento tra due obbligazioni di pari scadenza ma di diversa qualità creditizia. In un contesto di inflazione in calo, crescita economica moderata e allentamento della politica monetaria della Federal Reserve, è probabile che gli spread tra le obbligazioni investment grade dei mercati sviluppati di qualità superiore e quelle high yield più rischiose dei mercati emergenti si restringano. A livello regionale, esistono opportunità in Europa centrale, America Latina e Asia. Anche i Paesi in default - tra cui Zambia, Ghana e Sri Lanka - sono incentivati a ristrutturare. Ciò può contribuire a rendere sostenibile la dinamica del debito e, nel tempo, ad apportare nuovi capitali per aiutare le economie a crescere. I rendimenti post ristrutturazione possono essere positivi anche per gli investitori. Altri cambiamenti strutturali che hanno un impatto positivo sui segmenti dei mercati emergenti sono la riduzione della dipendenza della supply chain dalla Cina e la prospettiva di un aumento degli investimenti esteri diretti in altri mercati emergenti. Le obbligazioni societarie dei mercati emergenti con rating BB e BBB, in paesi come l'India e il Messico, che stanno registrando una forte crescita e beneficiano di questo allontanamento dalla Cina, presentano un certo valore.
Il friendshoring - una pratica in crescita in cui le reti della catena di approvvigionamento si concentrano su alleati politici ed economici - potrebbe anche avvantaggiare i Paesi già ben collegati alle filiere commerciali esistenti e probabilmente continuerà ad attrarre investimenti dai partner attuali.
Le tendenze disinflazionistiche sbloccano il valore della valuta estera
Nell'ambito dei tassi locali, i tassi a lungo termine sono interessanti in America Latina, mentre la situazione è più eterogenea in Asia. In molti mercati emergenti permangono tendenze disinflazionistiche e i tassi reali sono positivi. In particolare, spiccano Brasile, Messico e Corea del Sud, dove si prevede che il Brasile taglierà i tassi al di sotto del 9% e il Messico dovrebbe iniziare a farlo nella prima metà del 2024, mentre si consiglia cautela per Sudafrica, Ungheria e Cile.
Per quanto riguarda le valute dei mercati emergenti (EMFX), non ci si deve aspettare una performance elevata e persistente del dollaro, viste le aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed. Ci sono opportunità di alfa nelle posizioni relative delle valute emergenti.
Molte delle valute dei mercati emergenti preferibili tendono ad avere un carry alto o a beneficiare di una crescita e di flussi relativamente più elevati. In America Latina, il Real brasiliano e il Peso messicano appaiono interessanti. In Asia, le valutazioni relative favoriscono la rupia indiana e il peso filippino rispetto al nuovo dollaro di Taiwan. Gli investitori devono rimanere attenti ai rischi di coda derivanti dall'incertezza della crescita globale e dalla geopolitica, soprattutto per i paesi che quest'anno andranno alle elezioni, come Messico, India e Sudafrica, e naturalmente anche gli Stati Uniti possono introdurre incertezza.
Un approccio "Barbell" investendo in un mix di obbligazioni sovrane resilienti investment-grade e di qualità superiore BB, quasi sovrane e societarie nella parte della curva compresa tra i 7 e i 10 anni, nonché in obbligazioni sovrane a scadenza molto breve con ratingB e di rating inferiore, potrebbe portare risultati migliori. Con la narrativa macro dell'inflazione elevata e dell'aumento dei tassi d'interesse che sta svanendo, questo sarà un anno in cui una strategia d'investimento attiva basata sull'analisi dei fondamentali e sulle valutazioni dei titoli di debito sarà determinante.
I rendimenti del debito dei mercati emergenti dell'anno scorso sono stati più che soddisfacenti: l'assetto di quest'anno dovrebbe attirare nuovamente gli investitori verso questo settore.
Cathy Hepworth, Head of Emerging Markets Debt di PGIM Fixed Income