Immobiliare: per l'efficientamento energetico necessari tra i 4,5 e i 6,5 mld di euro annui di investimenti
Francesca Zirnstein (Scenari Immobiliari): il coinvolgimento di operatori energetici dalle fasi preliminari dei progetti di rigenerazione urbana riduce i costi tra l'8% e il 15%
In Italia per raggiungere l'obiettivo di decarbonizzazione degli edifici al 2050 sarà necessario un ingente investimento immobiliare, di cui tra i 2,7 e i 4 miliardi di euro annui per interventi di efficientamento energetico e tra gli 1,8 e i 2,5 miliardi di euro annui per lo sviluppo di smart city.
Una cifra importante che, per gli interventi sull'edificato esistente, ma soprattutto per quelli di rigenerazione e rifunzionalizzazione urbana, potrà essere cofinanziata da energy service company coinvolte direttamente dalle fasi preliminari di pianificazione dei progetti.

È quanto emerge dal Report sulla Rigenerazione urbana e transizione energetica: i vantaggi dell'integrazione tra progettazione energetica e urbanistica e le ricadute positive sul settore immobiliare, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Edison Next, presentato al 31°Forum Scenari.
Il potenziale impatto economico derivante dall'attuazione degli interventi edilizi necessari al raggiungimento dell'obiettivo di decarbonizzazione interesserà per il sessanta per cento edifici esistenti, coinvolgendo 6,9 milioni di abitazioni nei capoluoghi italiani, e per il quaranta per cento ambiti di rigenerazione e rifunzionalizzazione urbana di porzioni di città, consistenti in oltre 350 milioni di mq di superficie lorda.
"L'obiettivo di questo report - sostiene Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari - è mettere in evidenza il contributo fondamentale per il successo delle operazioni di rigenerazione urbana derivante dal coinvolgimento di tutti i soggetti, soprattutto delle società di servizi energetici, fin dalle fasi iniziali della pianificazione dell'intervento, con le sue ricadute sul settore immobiliare dal punto di vista green, economico e sociale.

Le sfide che gli operatori del settore sono chiamati ad affrontare sono numerose e si confrontano con gli scarsi progressi nella transizione verso sistemi energetici puliti, nella lenta transizione verso modelli di mobilità sostenibile, con la bassa qualità dello stock edilizio.
Per vincere queste sfide è necessario mettere in campo saperi tecnici e competenze disciplinari, dovute ad una pluralità di attori sociali, culturali ed economici, in grado di gestire processi complessi come la rigenerazione urbana abbinata alla transizione energetica.