Che cosa fare della liquidità degli italiani?
La bolla del risparmio cash ha cominciato a sgonfiarsi (20 miliardi in meno nell'ultimo anno). Ma l'educazione finanziaria dei risparmiatori continua a essere scarsa.
Per il 37,4% un investimento remunerativo e? solo un colpo di fortuna
Fine della cash-mania.
Nel 2022 il contante nel portafoglio delle attività finanziarie delle famiglie italiane si è ridotto di oltre 20 miliardi di euro rispetto all'anno precedente: -1,6% in termini reali.
Nel mese di marzo 2023 il valore dei depositi sui conti correnti bancari era diminuito del 6,1% rispetto al marzo 2022.
L'inflazione (all'8,7% nel 2022) ha ridotto l'attrattività del contante, che nei dieci anni precedenti era aumentato complessivamente di quasi 470 miliardi di euro (+61,8%).

Oggi 4 risparmiatori su 10 dichiarano che nell'ultimo anno, a causa della fiammata inflattiva, hanno cambiato le proprie idee su come impiegare i risparmi.
Il 33% dei consulenti finanziari ha registrato in corso d'anno una più alta propensione dei propri clienti a liberarsi della liquidità accumulata.
Questi sono i principali risultati del 4° Rapporto Censis-Assogestioni "I risparmiatori oltre la crisi" presentato al Salone del Risparmio di Milano da Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis, e commentato con Alessandro Rota, Direttore Ufficio studi di Assogestioni (entrambi nella foto).
Vediamo il report nel dettaglio.
La diseducazione finanziaria
L'intenzione di riallocare il cash in portafoglio apre una stagione di decisioni sul risparmio per gli italiani.
Ma le competenze dei risparmiatori su risparmi, investimenti e processi economici sono molto deboli.